I numeri del Terzo Settore in Italia sono in crescita. Secondo i dati Istat relativi al 2023, le istituzioni non profit attive nel Paese sono 368.367 e impiegano complessivamente 949.200 dipendenti.
L’analisi Istat, basata sul Registro statistico delle istituzioni non profit, mostra un settore dinamico che consolida il suo ruolo nell’economia nazionale. Rispetto al 2022, si registra infatti un aumento del 2,3% nel numero di istituzioni e un incremento ancora più marcato, pari al 3,2%, nella forza lavoro dipendente.
Tuttavia, l’Istat precisa che la crescita nel numero di enti è in parte influenzata da un miglioramento delle fonti informative utilizzate per il registro. Al netto di questo “effetto statistico”, l’incremento risulta più contenuto, attestandosi a un comunque positivo +0,6%.
La mappa della crescita
La ripresa coinvolge tutto il territorio nazionale, ma è il Sud a registrare l’incremento più significativo nel numero di enti, con un +4,1%. In testa alla classifica delle regioni con i maggiori aumenti ci sono la Basilicata (+7,4%), seguita da Abruzzo e Puglia (entrambe al +5,2%) e dalla Calabria (+3,7%).
La distribuzione delle istituzioni resta sbilanciata a Nord, dove si concentra il 49,7% del totale, mentre al Sud e nelle Isole è attivo il 28,3%.
Dipendenti: boom al Sud e nelle Isole
Per quanto riguarda i dipendenti, la tendenza alla crescita si conferma in tutte le ripartizioni geografiche, ma è particolarmente intensa nelle Isole (+5,9%), al Centro (+5,0%) e al Sud (+4,6%).
In particolare, Calabria (+11,0%) e Campania (+10,9%) spiccano per la forte crescita del personale dipendente. Questo balzo è attribuito dall’Istat prevalentemente alla maggiore dimensione raggiunta dalle cooperative sociali in queste aree. Fanno eccezione a questo trend positivo solo la Liguria (-6,1%) e la Puglia (-4,1%), dove il personale dipendente è diminuito.
Infine, misurando l’intensità della presenza del non profit attraverso il numero di dipendenti ogni 10mila abitanti, le aree con maggiore incidenza sono la Provincia autonoma di Trento (266,6), il Lazio (217,6), la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen (215,5), la Lombardia (208,6) e l’Emilia-Romagna (200,7). Nel Mezzogiorno, Sardegna (159,0) e Basilicata (143,4) si posizionano al di sopra della media della macro-area.
Indagine Istat