Fino a qualche giorno fa sembrava che mancasse poco all’attuazione delle nuove regole previste dalla modifica del Codice della strada, in cui era compreso anche il ritiro immediato della patente in caso di uso del cellulare alla guida. Ma dal provvedimento, attualmente in discussione alla Commissione Trasporti della Camera, arrivano delle novità. La sospensione della patente alla prima violazione per chi usa il telefonino al volante, è scomparsa dal provvedimento di modifica. Previsto invece, il raddoppio del periodo di sospensione della patente () da 2 a 6 mesi, mentre prima era previsto da 1 a 3 mesi, ma sempre alla seconda violazione nei due anni, col raddoppio dei punti prelevati da 5 a 10.
“Francamente – spiegano dall’Asaps – consideriamo la modifica assolutamente insufficiente, anzi inutile. La proposta di cui si era discusso nel dibattito primaverile in concomitanza con il compleanno della legge sull’Omicidio stradale e con un peggioramento della sinistrosità mortale nei primi mesi del 2017, era chiara e ben illustrata da Riccardo Nencini, vice ministro ai Trasporti, in vari interventi pubblici e condivisa e sollecitata con forza dal direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno”.
“Il dilagante utilizzo del cellulare alla guida – prosegue Giordano Biserni, presidente Asaps – sia in fonia che in messaggistica e navigazione sul web, che produce una ciclopica forza distrattiva, va ostacolato seriamente e non si capisce il senso di questo provvedimento azzoppato e a questo punto inutile. La sospensione solo alla seconda violazione non produrrà effetti concreti. Facciamo un appello ai parlamentari per un ripensamento”.