Le multe autovelox sono, da sempre, uno strumento atto a combattere l’eccesso di velocità rilevato sulle strade italiane. Spesso però i verbali vengono notificati troppo tardi aiutando così il guidatore ad evitare la sanzione.
Novanta giorni. Questo è il termine massimo per notificare, attraverso raccomandata postale, il verbale all’automobilista catturato dall’Autovelox. In caso di ritardi la multa viene annullata. Questa regola viene definita a chiare lettere dal Codice della Strada, anche se sono previste eccezioni in caso di difficoltà di riconoscimento.
Un chiarimento arriva da una recente sentenza del giudice di Pace di Firenze, come si legge su ‘laleggepertutti.it’. Una multa notificata dopo oltre 90 giorni? E’ nulla, anche nel caso di contravvenzioni derivanti dall’autovelox per eccesso di velocità. Per legge, infatti, qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata deve, entro 90 giorni dall’accertamento, essere notificato all’effettivo trasgressore.
‘Entro 90 giorni dall’accertamento’, secondo il giudice, così come il ministero del ministero dell’Interno, significa entro 90 giorni dall’infrazione. Discorso diverso per i residenti all’estero per i quali, invece, la notifica deve essere effettuata entro 360 giorni. Al massimo, possono incidere fattori esterni: la non immediata disponibilità di informazioni identificative indispensabili. Sono gli unici a legittimare la posticipazione della decorrenza del termine fissato per legge.
Situazione diversa anche nell’ipotesi in cui il mezzo sia a noleggio o in leasing e quindi sia necessaria una dichiarazione del proprietario circa in nominativo dell’utilizzatore del veicolo: in questi casi, il termine di 90 giorni decorre dal giorno in cui l’amministrazione è posta in condizione di provvedere all’individuazione del trasgressore. Il consiglio, quindi, è di fare bene i conti: 90 giorni fra la data dell’infrazione e la materiale notifica a mani dell’interessato.
Ma cosa s’intende per notifica? La materiale disponibilità dell’atto nelle mani dell’interessato e non la consegna alle poste. Ai fini del computo dei 90 giorni, non può essere presa in considerazione la data della consegna, da parte degli agenti di Polizia, del verbale ai messi notificatori: questo termine non è da considerarsi alla stregua di un termine processuale ma come adempimento amministrativo. Lo ricorda anche la Cassazione