Quello della mobilità urbana è un tema decisamente rilevante, sotto diversi aspetti. La crescente congestione del traffico, l’aumento vertiginoso dell’inquinamento da smog, l’incremento dei costi del carburante, sono solo alcuni dei problemi che le città, oggi, si trovano ad affrontare, nel momento in cui decidono di ridisegnare l’assetto gestionale del trasporto pubblico.
La necessità ineludibile, nel nuovo contesto urbano, è quella di procedere verso scenari inesplorati, che possano rappresentare una risposta concreta ad una domanda tanto semplice, quanto potentemente sfidante: come ci muoveremo domani? Intorno a quest’interrogativo, stanno nascendo inedite proposte, tese al reperimento di soluzioni “sostenibili”, tanto sul versante economico, quanto su quello ambientale.
Ma l’auto rimane la regina indiscussa dei trasporti: nonostante le crescenti preoccupazioni ambientali, i pendolari preferiscono ancora la loro automobile. È questo uno dei dati più rilevanti di una nuova analisi dello studio Mobility Futures di Kantar, in cui Berlino, Mosca e Auckland risultano le città leader nel mondo per la mobilità urbana.
La capitale tedesca è in cima all’indice City Mobility grazie ai suoi trasporti convenienti, l’accessibilità a una vasta gamma di infrastrutture di trasporto pubblico e ai propri servizi di sharing. Al contrario, a causa di un’infrastruttura pubblica limitata, Johannesburg, Sao Paulo e Nairobi sono oggi in fondo alla classifica, che valuta accessibilità economica e disponibilità delle varie opzioni di trasporto.
Secondo l’analisi, le città asiatiche stanno introducendo mezzi di trasporto ecologici, con Tokyo in testa alla classifica seguita da Pechino e Singapore. In queste città, un numero molto basso di automobilisti utilizzano la propria vettura e, allo stesso tempo, un’ampia percentuale di cittadini si reca a lavoro a piedi, in bicicletta o semplicemente usando i mezzi pubblici. In Europa, Londra si classifica come la città più rispettosa dell’ambiente, grazie alla vasta rete ferroviaria e metropolitana che la contraddistingue.
Per l’Italia, Milano è sesta al mondo secondo il Kantar City Mobility Index, per disponiblità di opzioni e accessibilità economica delle modalità di trasporto disponibili. Milano ha adottato un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, PUMS, che mira a cambiare radicalmente lo stato della mobilità della città nei prossimi 10 anni. Si promuovono una serie di opzioni di sharing, fra cui auto, bici, ebike, scooter, aumento (e migliormaento) della viabilità ciclabile, e la costruzione di un Sistema di Mobility as a Service, MaaS, che include l’integrazione della tariffazione del trasporto pubblico. L’obiettivo è quello di disporre di un unico “biglietto” di trasporto sul modello Mobility as a Service che includa tutti i modelli e servizi di trasporto – incluso il sistema di sharing.