Lavorare per sostenere il tessuto produttivo italiano, anche grazie a misure come l’aumento massimo consentito del credito d’imposta contenuto nell’emendamento al decreto legge sul Mezzogiorno, approvato il 1° febbraio, può dare luogo ad una maggiore crescita. Così ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, riferendosi all’approvazione dell’emendamento governativo al cosiddetto “decreto legge Sud”, che amplia l’aumento delle aliquote applicate al credito d’imposta per i beni strumentali, nonché i criteri di accesso.
Per le grandi aziende in Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, si passa così dall’attuale 10% al 25%, per le medie imprese dal 15% al 35% e per le piccole imprese dal 20% al 45%.
“Un sostegno reale alle imprese che resistono all’onda lunga della crisi – ha detto il viceministro Bellanova – in particolare le piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura e la chiave di volta dello sviluppo in particolare al Sud. Consapevoli che se siamo in grado di dare risposte concrete al Mezzogiorno, se riusciamo a colmare il gap con il resto del Paese non con l’assistenzialismo, ma individuando i reali fattori del progresso basati sulle potenzialità reali del territorio, facciamo crescere il Mezzogiorno e crescere tutto il Paese”.