Con un comunicato pubblicato sul proprio sito il MIMIT informa che dalle ore 12.00 del prossimo 12 novembre, le micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa in Italia potranno inviare le domande per accedere agli incentivi Disegni+ 2024, la misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere la valorizzazione di disegni e modelli sul mercato.
Il disegno o modello oggetto del progetto di valorizzazione deve essere già registrato in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI).
La dotazione finanziaria riferita all’annualità 2024 è pari a 10 milioni di euro.
Le agevolazioni saranno concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili, entro l’importo massimo di 60mila euro. La percentuale potrà raggiungere l’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere.
Il contributo è finalizzato all’acquisto dei seguenti servizi specialistici esterni sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione:
- realizzazione di prototipi e stampi relativi al disegno/modello registrato
- consulenza tecnica per la messa in produzione del disegno/modello registrato e per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale
- consulenza specializzata per business plan, piano marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online, per la valutazione tecnico-economica del disegno o modello
- consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione o per accordi di licenza.
La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente tramite la procedura informatica e secondo le modalità indicate nel sito web www.disegnipiu2024.it
La misura sarà gestita da Unioncamere che, per conto del Ministero, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.
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Fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy