Crisi economica e qualità della vita, tagli ai Comuni e livello dei servizi locali, Legge di stabilità e riforma degli Enti locali. Sono questi alcuni degli ambiti tematici che l’Osservatorio Ipsos – Anci Lombardia ha voluto analizzare per conoscere l’opinione dei sindaci e cittadini lombardi.
Lo studio, sviluppato in collaborazione con Ifel, fornisce un’interessante fotografia della percezione di alcuni temi fondamentali messi a confronto con l’opinione dei Sindaci e degli abitanti dei diversi Comuni. Un quadro d’insieme utile per orientare le scelte di governance a livello locale. I dati dell’Osservatorio IPSOS – Anci Lombardia dimostrano che i cittadini percepiscono un primo miglioramento della situazione economica nazionale e personale e, contemporaneamente, la ricerca evidenzia un aumento della fiducia dei sindaci rispetto al loro ruolo e al futuro dei comuni.
“Questi indicatori rappresentano dei segnali positivi e profilano un contesto regionale che ha invertito la rotta e innescato la marcia per uscire dalla crisi”. A commentare il sesto Rapporto dal titolo “Le opinioni dei cittadini e dei sindaci lombardi” è il presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti che ha aggiunto: “Sebbene permangano evidenti segnali di difficoltà, la tenuta sociale e la fiducia dei cittadini tornano positive, un risultato raggiunto anche grazie allo sforzo esercitato dai Comuni in questi tempi difficili, che sono riusciti a garantire servizi e assistenza nonostante il calo vertiginoso delle risorse. Gli amministratori locali, infatti, di fronte alle evidenti e diffuse difficoltà sono stati in prima linea nel sostenere i loro territori, favorendo il senso di appartenenza non solo ad una comunità, ma anche all’intera nazione. Forte in tal senso è stata l’azione dell’Anci, che ha saputo dare voce ai Comuni nel continuo confronto con le istituzioni nazionali e regionali”.
Per Scanagatti, non ci si può però fermare a questa timida ripresa di fiducia. “I sindaci pur approvano i contenuti dell’ultima Legge di stabilità, chiedono con determinazione maggiori certezze normative, il riconoscimento di una vera autonomia finanziaria ed una corretta semplificazione degli obblighi e delle procedure amministrative per poter così superare gli ostacoli che ancora rallentano la vera ripresa”.