È quanto emerge in sintesi dai dati del recente sondaggio europeo YouGov che ha preso come campione per l´Italia le città di Roma e Milano1. L´indagine è stata commissionata dal neo movimento europeo Clean Cities, di cui Legambiente e Kyoto Club fanno parte con un cartello di altre associazioni che si pone come obiettivo quello di incoraggiare le città a passare al trasporto a emissioni zero entro il 2030. In base al sondaggio, gli abitanti dei 2 capoluoghi hanno dimostrato di avere una visione progressista rispetto agli abitanti delle altre città oggetto dell´indagine, confermando la volontà di cambiamento. Quasi tutti i residenti (87%) desiderano delle città con più spazi verdi, il desiderio è emerso chiaramente da un’indagine su 1.500 intervistati sulla mobilità in città post Covid. Tra le richieste è emersa la prevalenza di più spazio per il trasporto pubblico (81%) per poter camminare in città (76%), sempre secondo il sondaggio, l´82% dei residenti italiani, più che in qualsiasi altra città europea, vorrebbe che le autorità si concentrassero nel promuovere l´uso del trasporto pubblico, pilastro essenziale per la mobilità. Dati importanti e interessanti che arrivano mentre i governi si preparano a spendere 700 mld. di euro in fondi europei per la ripresa post-Covid, di cui il 37% è destinato a misure legate al clima, compresa la mobilità urbana e sostenibile.
Nella nota Andrea Poggio, Responsabile della mobilità di Legambiente, dichiara: “I risultati del sondaggio confermano che i cittadini italiani ed europei chiedono una svolta sulla mobilità. Nel Recovery Plan italiano si doveva mettere le città al centro, ma ora è il momento di attuare quanto previsto e di affiancarvi scelte ambiziose per puntare a città a emissioni zero. Non esiste ragione per rinviare cambiamenti che sono di interesse generale e permetterebbero alle famiglie di muoversi meglio e vivere in città sostenibili e sicure. Ai Ministri Cingolani e Giovannini chiediamo di segnare una svolta su queste scelte che riscuotono così grande consenso”.
Gli italiani si dimostrano più sensibili della politica dimostrando di non voler ricominciare a morire di inquinamento dopo la fine della pandemia. Questa volontà si traduce in una richiesta ai sindaci per avere più trasporto pubblico, verde, strade sicure per ciclisti e pedoni. Inoltre, occorre considerare che la revisione degli standard europei di CO2 delle auto, con cui la Commissione Europea potrebbe proporre una data per la vendita di auto a combustibili fossili in tutta l´UE, ha il potenziale di cambiare radicalmente la mobilità delle città europee.
Sempre riguardo la ricerca, Anna Donati, responsabile Mobilita Kyoto Club, aggiunge”Il Rapporto Mobilitaria 2021 presentato da Kyoto Club e Cnr iia, dimostra che il lockdown dovuto alla pandemia aveva ridotto nel 2020 l’inquinamento delle città. Ma nella seconda metà dell´anno le emissioni sono tornate ad aumentare, con il rischio di un ritorno al business as usual pre-covid. Sono dati e tendenze preoccupanti, per questo Kyoto Club aderisce alla campagna europea Clean Cities perché bisogna agire subito nelle città italiane per la decarbonizzazione, che entro il 2030 dovranno tagliare il 55% delle emissioni climalteranti. Ma a questo ritmo il target rimane irraggiungibile, in quanto la mobilita urbana e le città sono le grandi assenti dal Pnrr italiano”.