Si è celebrata la Giornata mondiale della bicicletta, istituita dalle Nazioni Unite per promuovere uno dei mezzi di trasporto più diffusi e sostenibili.
L’uso della bicicletta favorisce uno stile di vita sano, riduce il rischio di malattie croniche legate alla sedentarietà e accresce il benessere psicofisico degli individui, contribuendo a ridurre la congestione del traffico urbano e migliorare la fluidità dei sistemi di trasporto: una scelta che è dunque ambientale, sociale ed economica.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è attivo per sviluppare la mobilità ciclistica, sia attraverso iniziative di sensibilizzazione, che attraverso programmi specifici di finanziamento.
E’ ancora attivo il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, già cofinanziato con 103 mln. di euro, interventi predisposti dagli Enti Locali a favore della mobilità ciclistica: dai percorsi ciclabili e ciclopedonali, servizi e infrastrutture di bike sharing, strutture per il deposito e la sosta delle biciclette, “bicibus” e “bike to work”, nonché buoni mobilità per incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti sistematici casa-scuola e casa-lavoro. Un investimento di 62 mln. di euro destinato ai progetti finanziati per la realizzazione di percorsi ciclabili e ciclopedonali.
Con un altro programma, quello di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (PrIMUS), il MASE ha cofinanziato interventi predisposti dagli Enti Locali in favore della mobilità ciclistica, come piste ciclabili, buoni mobilità per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita. Il Programma ha una dotazione di 16 mln. di euro e prevede il cofinanziamento di 46 progetti, per un costo di 26 mln., riguardanti interventi sulla mobilità ciclistica (42 km di piste ciclabili) per un valore di 15,5 mln. di euro.
Proseguono anche le attività dell’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, in sinergia con le attività di programmazione e monitoraggio del trasporto pubblico locale e della mobilità locale sostenibile svolte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Infine nell’ambito del Fondo Sociale per il Clima istituito dall’UE, l’Italia ha predisposto un piano per contrastare la cosiddetta “povertà da mobilità”: il documento è attualmente in consultazione pubblica e l’approvazione è prevista entro il 30 giugno 2025.
Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica