I senza dimora sono ormai come una città nella città, una popolazione di 50.000 persone nelle sole città europee su cui si hanno dati disponibili. Questi cittadini che dormono accampati in qualche modo nelle strade, anche nei mesi invernali, o trovano occasionalmente rifugio in qualche centro d’assistenza, sono aumentati in media in Europa del 45% durante la Grande Recessione. Non solo nei paesi della crisi del debito (in Italia sono triplicati), ma anche in Germania e nel nord-Europa.
Cambia, tra il Nord e il Sud, ma anche tra Est e Ovest dell’Europa, la loro composizione. Più immigrati al Nord, più autoctoni, soprattutto giovani, al Sud dove è esplosa la disoccupazione giovanile. A Est sono soprattutto gli emigrati di ritorno a gonfiare le fila dei senza casa: avevano cercato fortuna in Spagna e Italia, ma la mancanza di lavoro li ha spinti a tornare a casa, più poveri di prima. Aumenta ovunque la percentuale di donne, una conseguenza dell’aumento del numero di famiglie monoparentali.
Nonostante i progressi compiuti da molti Stati membri per affrontare il fenomeno, è sempre più acuta la necessità di mettere a punto strumenti politici e di incrementare il coordinamento a livello di Unione europea.
A tal fine, premiare i tre migliori progetti finanziati dall’Unione europea che sono riusciti ad avere un impatto significativo sulla vita dei senzatetto, in maniera “innovativa e sostenibile”. È quanto si propone il ‘Ending Homelessness Awards 2017’, organizzato da Feantsa, la federazione europea che raggruppa circa 130 organizzazioni nazionali che lavorano con poveri e senzatetto, fra le quali anche l’italiana fio.PSD.
Il premio rientra all’interno della campagna di Feantsa ‘Be Fair, Europe – Stand up for Homeless People!’ (‘Sii giusta, Europa – Agiamo per i senzatetto!’), e sarà assegnato durante la Settimana europea delle regioni e delle città, che si svolgerà a inizio ottobre a Bruxelles. C’è tempo fino al 30 giugno per candidare il proprio progetto, che deve obbligatoriamente aver ricevuto finanziamenti dal Fondo sociale europeo a partire dal 2010.
Feantsa è una Ong internazionale fondata nel 1989 e si occupa della tutela delle persone senza dimora. Attualmente è composta da più di 50 membri distribuiti nei Paesi dell’Unione Europea, in altri paesi europei e negli Usa. I suoi membri sono organismi che forniscono una larga gamma di servizi alle persone senza dimora sia a livello nazionale che locale. La sede centrale risiede a Brussels, per l’Italia la sede è a Genova presso la federazione italiana degli Organismi per le persone senza dimora (Fiopsd).
Tra gli obiettivi: promuovere e supportare il lavoro di tutte le Ong che forniscono alle persone senza dimora, l’alloggio, l’assistenza, il sostegno sociale; incoraggiare la cooperazione tra Ong e amministrazioni pubbliche a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, per sviluppare una rete integrata di servizi che lavorino sul miglioramento delle condizioni di vita dei gruppi sociali a basso reddito; alimentare il dibattito pubblico intorno alla istituzione delle persone senza dimora per il riconoscimento e la realizzazione del diritto ad un alloggio dignitoso per tutti, sia come elemento essenziale della coesione sociale che come condizione necessaria allo sviluppo economico. Tra le attività: il lavoro di rete, la cooperazione, l’informazione e la ricerca. Feantsa ha attivato un “Osservatorio Europeo sulle persone senza dimora” che è formato da una rete di corrispondenti nazionali che raccolgono all’interno di ogni paese dell’Ue informazioni e dati sulle persone senza dimora.