Si è tenuta ieri a Lubiana una conferenza sulla nuova sfida della micro mobilità nelle città. L’uso di questi veicoli deve essere sicuro e sostenibile. Attualmente la sperimentazione consente che monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel possano circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con codesto limite di velocità. In Italia la sperimentazione deve essere chiesta dalle singole città entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento del Mit e potrà durare da un minimo di dodici mesi ad massimo due anni.
Il decreto del giugno 2019, attua la norma della legge di Bilancio corrente anno e descrive nel dettaglio sia le caratteristiche dei mezzi che delle aree e strade oggetto della sperimentazione. Nello specifico delibera che i monowheel e gli hoverboard vengano ammessi solo nelle aree pedonali e a velocità inferiori a 6 km/h. Nelle zone pedonali potranno circolare anche i segway e i monopattini ma sempre entro i 6 km/h. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e strade con limite di velocità di 30 km/h, a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione delle limitazioni previste.
I Comuni italiani che istituiscono o affidano servizi di noleggio dei dispositivi in condivisione devono provvedere a definire aree per la sosta dei dispositivi, in particolare nei punti di scambio più elevato, per garantire una fruizione più funzionale dei dispositivi ed evitare l’intralcio di marciapiedi e aree pedonali con dispositivi abbandonati in posizioni non consentite e non sicure per i pedoni. Gli stessi Comuni prevedono poi, nell’istituzione o nell’affidamento del servizio di noleggio, l’obbligo di coperture assicurative per l’espletamento del servizio.
La micromobilità ha già preso piede in moltissime città europee svolgendo un ruolo di contrasto all’inquinamento atmosferico. “L’utilizzo di motorini elettrici, biciclette, monopattini e altri dispositivi rappresenta uno dei grandi temi nella ricerca di soluzioni multimodali di mobilità integrata – ha detto il commissario europeo per i Trasporti, Violeta Bulc -. Se affrontata in modo corretto, la micromobilità può svolgere un ruolo significativo nel rendere concreta la visione ‘zero’: zero inquinamento ed emissioni, zero morti e feriti gravi, zero ingorghi stradali a livello europeo, nazionale e locale. La nostra conferenza a Lubiana è dedicata a questo argomento. Riunisce diversi interlocutori per individuare le questioni più urgenti e proporre soluzioni da sottoporre alla nuova Commissione”.