La Conferenza unificata ha dato il via libera a due schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: quello sul riparto del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, destinato al trasporto rapido di massa e quello per gli interventi di messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale. Dopo via libera degli Enti territoriali, il Mit è riuscito a sbloccare i fondi per Trasporto pubblico locale e per le ferrovie isolate. Risorse già stanziate dalla Legge di Bilancio 2017, ma che senza l’intesa raggiunta in Conferenza unificata non sarebbe stato possibile spendere.
Le risorse potranno essere assegnate per il rinnovo e il miglioramento del parco veicolare; per il potenziamento e la valorizzazione delle linee metropolitane, tranviarie e filoviarie esistenti; per la realizzazione di linee metropolitane, tranviarie, filoviarie e l’ estensione-implementazione della rete di trasporto rapido di massa, anche con sistemi a impianti fissi di tipo innovativo.
Il settore del Tpl porta con sè un miglioramento dal punto di vista economico e produttivo, pur persistendo diverse criticità spesso legate alla capacità di investimento. Con la Legge di Bilancio 2017 attraverso il piano strategico della mobilità e il Fondo per gli investimenti – Sviluppo Infrastrutturale e ancor prima con la revisione della Legge Obiettivo, vi è stato un cambio di strategia da parte del Governo con la volontà di mettere in atto una visione d’insieme di integrazione delle diverse modalità. Con la Legge di Bilancio 2017 sono stati messi sul piatto circa 5,8 miliardi di euro a cui si sommano le quote di autofinanziamento delle imprese per il rinnovo dei mezzi.