Il sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali ha registrato il pagamento di 20,3 milioni di fatture, su un totale di 28 milioni emesse lo scorso anno. I tempi di pagamento relativi a tali fatture mostrano in media un anticipo di un giorno rispetto ai termini previsti dalla legge (questo dato subirà un leggero peggioramento man mano che saranno disponibili i dati complessivi). Nel 2016 e nel 2017 i tempi medi di ritardo erano rispettivamente di 16 giorni e 10 giorni.
La tendenza alla riduzione dei tempi di pagamento risulta generalizzata per i diversi comparti delle Pubbliche amministrazioni, sebbene permangano situazioni differenziate a livello territoriale. Rispetto al dato medio nazionale, il Nord presenta tempi di pagamento mediamente inferiori di 8 giorni, mentre il Sud fa registrare un valore medio superiore di 11 giorni e quello del Centro risulta di 3 giorni superiore. Il processo di miglioramento dei tempi di pagamento, riscontrato nel triennio di osservazione, è stato favorito dai vari interventi diretti a consentire il rispetto dei termini stabiliti dalla direttiva europea 2011/7/Ue.
Lo stock di debito residuo scaduto e non pagato alla data del 31 dicembre 2018 risulta, per il complesso dei 28 milioni di fatture, pari a circa 26,9 miliardi. Il dato si riferisce a quelle emesse lo scorso anno poichè con l’avvio del sistema Siope plus per molti enti è stata avviata l’acquisizione automatica dei dati di pagamento. In questo quadro va tenuto conto che la stima di tutte le fatture per le quali non è stata effettuata la comunicazione del pagamento sono considerate non pagate ed è quindi probabile che tale dato sovrastimi il debito effettivo relativo alle fatture emesse nel 2018. In considerazione a ciò vi saranno successivi aggiornamenti in esito alle verifiche con le Amministrazioni debitrici.