Chi possiede un’automobile ha diverse spese da affrontare, tra assicurazione, carburante e bollo. Per non parlare poi delle eventuali sanzioni nelle quali è possibile inciampare. Quello che non tutti sanno però è che anche le multe hanno una data di scadenza. Se Equitalia non riscuote la cartella esattoriale con la quale ha intimato il pagamento di una vecchia multa non pagata entro cinque anni dall’emissione, avrà perso le somme che non le sono state corrisposte. Dopo i cinque anni, infatti, la multa cade in prescrizione. Lo stabilisce la sentenza numero 127/2016, con la quale il Giudice di Pace di Barletta ha affermato che, se le sanzioni sono il risultato d’infrazioni al codice della strada, deve applicarsi l’articolo 209 di tale testo e non le norme dettate per la riscossione delle imposte sui redditi. Nel caso di specie è stata accolta l’opposizione presentata da un cittadino ai sensi dell’articolo 615 del codice di procedura civile: nonostante non sia contemplata alcuna ipotesi di decadenza, le norme che regolamentano la circolazione stradale prevedono un termine prescrizionale di cinque anni per riscuotere le sanzioni.
Non si applicano così le norme citate in via ordinaria da Equitalia, ossia quelle relative alla riscossione delle imposte dirette sui redditi. In tal modo, sia l’agente della riscossione sia il Comune che abbia emesso la multa, trascorsi i 5 anni, non possono riscuotere l’importo non pagato dal contribuente.