Bolzano, Pescara e Nuoro sono le città dove gli italiani godono di miglior salute. Lo afferma un’indagine del Sole 24 Ore che ha stilato una classifica sulla base di 12 indicatori che rilevano la mortalità, la speranza di vita, la diffusione di farmaci per malattie croniche e l’accesso ai servizi sanitari sul territorio.
Sul podio per miglior livello di salute si trovano nell’ordine Bolzano, Pescara e Nuoro. La maglia nera va a Rieti, con Alessandria e Rovigo penultima e terzultima posizione. Tra le grandi città Milano e Firenze sono le uniche a comparire nella top ten, che include tre province della Sardegna (Nuoro, Sassari e Cagliari). Complessivamente, aggregando le performance delle province su base regionale, i risultati migliori sono quelli delle due province del Trentino alto Adige seguite dalle sarde, lombarde e dalle venete. Le province laziali si collocano all’ultimo posto, inseguite negativamente da quelle della Basilicata e della Campania.
In cima alla classifica per quanto concerne la speranza di vita troviamo la provincia di Gorizia, dove si vive in media 83,2 anni. Guardando ai singoli indicatori, dalla classifica emerge che Alessandria e Genova registrano la maggiore incidenza di mortalità per tumore, mentre Ferrara è in cima alla classifica per casi di infarto miocardico acuto assieme a Rovigo, provincia che tra l’altro risulta più penalizzata per la scarsa disponibilità di medici di medicina generale rispetto alla popolazione residente e penultima per l’incidenza di pediatri in rapporto agli under 14.
A Lucca si segnala la scarsità di geriatri in rapporto alla popolazione anziana over 65, mentre nelle province di Sud Sardegna e Vibo Valentia la recettività ospedaliera, in termini di posti letto pro capite, è ai minimi. Mentre l’emigrazione ospedaliera, che fotografa i pazienti “costretti” a farsi curare fuori regione, registra il picco negativo a Isernia e l’Aquila.