Via libera della Camera – con 387 voti favorevoli e nessun contrario – alla proposta di legge che introduce un ulteriore giro di vite sull’utilizzo delle auto blu. Tra le novità introdotte dal provvedimento il reato penale, ovvero il peculato d’uso, per l’uso delle auto blu per il tragitto da casa all’ufficio.
La proposta di legge, inoltre, proroga al 31 dicembre 2017 il divieto di acquisizione di altre autovetture e prevede sanzioni pecuniarie da 5 fino a 10 mila euro per quei dirigenti delle amministrazioni pubbliche che non partecipano al censimento annuale delle auto di servizio. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
La legge, come spiega l’agenzia Ansa, proroga a tutto il 2017 il divieto per le amministrazioni pubbliche e le Autorità indipendenti (comprese Bankitalia e Consob) di comprare o prendere in leasing nuove auto di servizio. Un divieto introdotto dal governo Monti nella legge di Stabilità del 2013 per quell’anno e il 2014, e poi prorogato di un altro anno da Renzi. Inoltre si tenta di rendere più cogente il tentativo di vendita di auto blu, avviato nel settembre 2014 dal governo attuale. Infatti per arrivare a un censimento attendibile, le amministrazioni che non forniranno i dati sul proprio parco auto saranno segnalate all’Autorità anti corruzione (Anac), che potrà multare i funzionari reticenti con sanzione dai 500 ai 10.000 euro. Restano ferme le norme sulla vendita delle auto blu o sulla loro cessione gratuita a Onlus che operano nel sociale.