Al via la campagna dei sindaci e dell’Anci #liberiamoisindaci, un’iniziativa che mira a raccogliere i contributi e le proposte sottoscritte dai sindaci italiani, per liberarli da vincoli e paradossi normativi che ingessano l’attività amministrativa nei Comuni italiani. Le proposte Anci saranno consegnate entro un mese al nuovo governo e alle forze politiche.
“Proponiamo al nuovo governo e alle forze politiche la nostra sfida per liberare i sindaci da tutti i vincoli e i paradossi che frenano la loro azione e bloccano le loro energie. Una proposta, pronta entro un mese, da riempire di contenuti che diventeranno un capitolato di legge di ‘liberazione’ dei sindaci” (attivo l’indirizzo mail liberiamoisindaci@anci.it). Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel corso della relazione davanti al Consiglio nazionale dell’Anci.
“Veniamo da una situazione che dura da due mesi in cui senza un governo il confronto ha subito un rallentamento. Il nostro è un obiettivo ambizioso che coinvolge anche i dirigenti comunali a cui chiediamo di segnalare storture e strozzature che ingessano anche il loro lavoro”.
“Fare il sindaco – ha continuato Decaro – è un grande onore ma sta diventando sempre più un mestiere difficile, per via del moltiplicarsi delle decisioni scomode e impopolari da prendere che ci espongono alla quasi certezza di metterci nei guai”. Una condizione che per il presidente Anci “ci sta e a cui non ci sottraiamo ma non è giusto scontrarci ogni giorno con la burocrazia anche di altri pezzi di Stato. È giusto – ha chiesto Decaro alla platea di primi cittadini – essere vessati da norme anacronistiche tipo quelle che impongono a noi di firmare i Tso magari in piena notte? È giusto firmare gli ordini di sequestro delle merci avariate? È giusto che siano i sindaci a tenere Il registro delle sostanze stupefacenti o che siano sempre i sindaci a firmare le ordinanze che impediscono la raccolta degli ortaggi in terreni considerato inquinati?”.
“Siamo stanchi di fare contemporaneamente i volontari e gli eroi, per questo oltre ai problemi abbiamo individuato le risposte e le soluzioni mettendoci come sempre la faccia”.
Il presidente Anci ha poi elencato le tre direttrici principali su cui si baserà la proposta di legge a firma dei sindaci. “Il primo slogan sarà ‘a ciascuno il suo’ che chiederà pari condizioni per le cariche elettive, senza incompatibilità per i sindaci che per una norma del 1957 sono costretti alle dimissioni anticipate sei mesi prima del voto politico: una norma che non tocca nessun altro comparto dello Stato. ‘Buona la prima burocrazia zero’ è il secondo slogan che mira alla semplificazione amministrativa e ordinamentale, per eliminare obblighi come quelli di certificare e ricertificare provvedimenti su provvedimenti con enorme spendilo di tempo e risorse”. E poi ‘Vita semplice per piccoli comuni’. “Non è pensabile – ha rimarcato Decaro – amministrare tutti i Comuni, a prescindere dalle dimensioni demografiche, con le stesse leggi.
Vogliamo semplificazione e diversificazione di quelle norme e vincoli che fanno da tappo all’azione dei piccoli comuni e che non hanno alcun legame con principi di virtuosità”.
“Quando ci si candida a fare il sindaco – ha concluso Decaro – occorre far fronte comune per mettere a valore l’esperienza di tutti noi per il bene ultimo che è l’interesse dei cittadini. Questo intendiamo fare con questa campagna di ‘libertà’, che vogliamo diventi una battaglia per l’autonomia dei sindaci e delle loro comunità”.