Una motonave con la possibilità di accogliere fino a 350 passeggeri, una lunghezza di 38 metri, due motori caterpillar da 3.000 cavalli l’uno per 35 nodi di velocità. Si chiama Gianni M l’aliscafo più grande del mondo, interamente costruito nei cantieri della Ustica Lines di Trapani ed inaugurato due giorni fa alla presenza delle autorità locali e regionali.
La motonave, realizzata in 24 mesi tra progettazione e costruzione, ospiterà 350 passeggeri in quattro differenti saloni. Per l’armatore Vittorio Morace si tratta di un’innovazione nel modo di concepire i mezzi veloci, che si traduce in silenziosità grazie a pannelli realizzati con materiali moderni e fonoassorbenti, maggiore sicurezza e massimo confort.
L’aliscafo realizzato grazie alla collaborazione con importanti Istituti di ricerca idrodinamica, in sinergia con l’Università di Palermo nei prossimi mesi comincerà a rafforzare il collegamento tra Trapani e Pantelleria.
Un concept moderno che verrà utilizzato da giugno su diverse rotte siciliane servite dall’Azienda di navigazione regionale.
Alle basse velocità un aliscafo si comporta come una nave convenzionale. Man mano che la velocità aumenta la pressione dell’acqua sotto le ali, unita alla depressione che si forma sopra le stesse genera una forza di portanza opposta al peso del mezzo. Oltre una certa velocità questa forza causa la completa fuoriuscita dello scafo dall’acqua. Le uniche parti che rimangono immerse, oltre naturalmente alle ali e relativi strut di collegamento di queste con lo scafo, sono l’elica e l’eventuale timone di direzione. Quando lo scafo risulta del tutto sollevato, la sola resistenza di avanzamento in acqua è quella prodotta dalle ali che lo tengono sollevato, resistenze inferiori a quella che lo stesso avrebbe prodotto a pari velocità nel caso fosse rimasto immerso.