La Pubblica Amministrazione sta finalmente ingranando con gli acquisti online gestiti da Consip – la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell’Economia nel 2015 il volume delle commesse ha superato i 2 miliardi di euro.
Le Pubbliche Amministrazioni locali sono quelle che hanno sfruttato di più questo canale con il 75% degli acquisti; le amministrazioni dello Stato si sono fermate al 25%. Da rilevare che i fornitori abilitati sono ormai 55mila con una crescita del 50% rispetto al 2014 (per il 99% sono piccole e medie imprese). Le amministrazioni acquirenti invece sono 39mila, con un aumento su base annua del 19%.
Le stime indicano il Mercato Elettronico della PA come il più grande d’Europa, considerato questo specifico ambito. Il risparmio complessivo ottenuto rispetto al passato è stato valutato in circa 150 milioni di euro. Non resta che convincere anche i milioni di consumatori italiani che ancora oggi non hanno provato l’e-commerce. E di fatto non hanno intuito quanto possa essere alto il risparmio rispetto ai canali tradizionali.
“La penetrazione dell’e-commerce raggiunge il 4% delle vendite retail, ma siamo ancora lontani dai principali mercati occidentali (Francia, Germania, UK e USA) dove l’eCommerce ha raggiunto livelli di diffusione fino a quattro volte più elevati”, spiegava in ottobre Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.
“La strada per trasformare il commercio elettronico in una reale consuetudine di acquisto è tracciata dai principali player: occorre migliorare le prestazioni dei cosiddetti basics, ossia gamma, prezzo e servizio”.