Nel mondo le materie plastiche rappresentano l’85 % dei rifiuti sulle spiagge. La nuova strategia europea vuole modificare la progettazione, l’uso e il riciclaggio dei prodotti nell’Ue: troppo spesso il modo in cui le materie plastiche sono attualmente realizzate, utilizzate e gettate non permette di cogliere i vantaggi economici derivanti da un approccio più circolare e arreca danni all’ambiente. Il duplice obiettivo è oggi quello di tutelare l’ambiente e, al tempo stesso, di porre le basi per una nuova economia delle materie plastiche, in cui la progettazione e la produzione rispettino pienamente le necessità del riutilizzo, della riparazione e del riciclaggio e in cui sono sviluppati materiali più sostenibili.
Verranno così sviluppate nuove norme sugli imballaggi per migliorare la riciclabilità delle materie plastiche utilizzate sul mercato ed accrescere la domanda di contenuto di plastica riciclata. Con l’aumento della plastica raccolta, si renderà necessaria la realizzazione di impianti di riciclaggio perfezionati e con una capacità maggiore, oltre ad un sistema per la raccolta differenziata e lo smistamento dei rifiuti efficiente quanto standardizzato. In questo modo sarà possibile risparmiare circa 100 euro per tonnellata raccolta e si creerà inoltre valore aggiunto per un’industria delle materie plastiche più competitiva e resiliente.
Nuove disposizioni relative agli impianti portuali di raccolta si concentreranno sui rifiuti marini nelle acque prevedendo misure intese a garantire che i rifiuti generati a bordo di imbarcazioni o raccolti in mare non siano abbandonati, ma riportati a terra e lì adeguatamente gestiti. Sono inoltre comprese misure volte a ridurre l’onere amministrativo che grava sui porti, le navi e le autorità competenti.
La Commissione fornirà orientamenti alle autorità nazionali e alle imprese europee su come ridurre al minimo i rifiuti di plastica alla fonte. Il sostegno all’innovazione sarà aumentato, con 100 milioni di euro di finanziamenti ulteriori per lo sviluppo di materiali plastici più intelligenti e più riciclabili, per processi di riciclaggio più efficienti e per tracciare e rimuovere le sostanze pericolose e i contaminanti dalle materie plastiche riciclate.
L’Unione europea lavorerà, infine, con i suoi partner in tutto il mondo per proporre soluzioni globali e sviluppare standard internazionali per contribuire a ridurre i rifiuti sulla terra, nell’aria e nei mari, offrendo, al tempo stesso, nuove opportunità per l’innovazione, la competitività e un’occupazione di alta qualità.