“Per quanto riguarda la prossima riduzione fiscale occorrerà aspettare la legge di stabilità 2017, ma questo è il Governo che ha ridotto più tasse nella storia repubblicana – ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi”. Allo studio ora sembrerebbe esserci un programma per isolare i paradisi fiscali con una rete di accordi internazionali rivolti allo scambio automatico di dati, il potenziamento del controllo e le richieste dirette di dati ai Paesi esteri. E a proposito di tassazioni, il nostro è il Paese europeo con il maggiore utilizzo delle eccezioni fiscali. Negli ultimi cinque anni è stata registrata una variazione positiva, in termini percentuali, dell’11% per quanto riguarda il numero delle voci che compongono la mappa di sconti tributari, cresciuta di oltre il 23% in termini di valore. Stando ai dati del Ministero dell’Economia, le agevolazioni fiscali in vigore quest’anno sono 799 e valgono 313,1 miliardi, 43 in più rispetto alle 756 del 2015, quando l’ammontare si attestava a 289,5 miliardi. Due anni fa era stata registrata una lieve diminuzione degli sconti in termini quantitativi rispetto al 2013 (742 contro 744), che però erano saliti di 8,5 miliardi, passando da 267 miliardi a 775,5 miliardi. Nel 2012 erano 723 (270,6 miliardi) e nel 2011 720 (253,7 miliardi). Quanto al confronto internazionale, l’Italia è tra i primi Paesi per peso delle tax expenditures (agevolazioni fiscali) rispetto al Pil. Il primo in Europa con l’8%, mentre a livello globale è secondo dietro l’Australia (8,2%) precedendo Stati Uniti (7,6%), Regno Unito (5,9%), Spagna (3,8%), Grecia (35), Austria (2,9%), Danimarca (2,8%), Norvegia (2,6%), Francia (2,2%), Canada (2%), Olanda (1,9%), Germania (0,8%) e Portogallo (0,6%). La Commissione finanze di Montecitorio ha accolto con favore l’intenzione del Governo di proseguire nell’azione di alleggerimento fiscale per famiglie e imprese nel dare il via libera al nuovo Def.