Stando ai dati dell’anno in corso, L’Istat prevede un aumento del prodotto interno lordo pari all’1,0% in termini reali. Dalle percentuali statistiche il tasso di crescita risulta lievemente superiore a quello registrato nel 2016 (+0,9%). La domanda interna, al netto delle scorte, sembra contribuire positivamente alla crescita del Pil per 1,1 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta sarebbe marginalmente negativo (-0,1 punti percentuali). La spesa delle famiglie e delle Isp in termini reali è stimata in aumento dell’1,0%, in rallentamento rispetto al 2016. La crescita dei consumi continuerebbe a essere alimentata dai miglioramenti del mercato del lavoro limitati, solo parzialmente, dal rialzo atteso dei prezzi. L’attività di investimento sembra consolidarsi sui ritmi di crescita registrati lo scorso anno, beneficiando anche degli effetti positivi sul mercato del credito derivanti dal proseguimento della politica monetaria espansiva della Banca centrale europea (+3,0%).
Il miglioramento dei livelli occupazionali dovrebbe, inoltre, proseguire nel 2017 (+0,7% in termini di unità di lavoro) sebbene in decelerazione rispetto agli anni precedenti. La riduzione della disoccupazione osservata negli ultimi anni sembra possa attestasti sullo stesso target anche nel 2017, con un tasso previsto pari all’11,5%. Una ripresa più accentuata del processo di accumulazione del capitale, legata al miglioramento delle aspettative delle imprese costituirebbe poi un ulteriore stimolo per l’attività economica. I rischi al ribasso sono costituiti da una più moderata evoluzione del commercio internazionale e dall’eventuale riaccendersi di tensioni sui mercati finanziari. Queste previsioni comprendono le misure descritte nel Documento di economia e finanza diffuso ad aprile 2017.