Dai dati riportati nell’ultimo Report Istat, pubblicato in questi giorni, al 31 dicembre 2022 i cittadini dimoranti all’estero sono 5 milioni e 940mila, 3 milioni e 246mila risiedono in Europa e 2 milioni e 384mila in America. Solo il 32% degli italiani residenti all’estero è nato in Italia (1 milione e 900mila), in Europa questa quota è pari al 42% mentre in America centro-meridionale è inferiore al 10%. A Londra risiedono 375mila connazionali, la sede consolare con più italiani residenti, al 2° posto Buenos Aires, con poco più di 322mila italiani e al 3° San Paolo con oltre 239mila italiani.
Nel 2022 i nati italiani residenti all’estero sono 25mila (4 nati per 1.000 residenti), i decessi ammontano a 8mila (1,4 per 1.000 italiani) e sono 100mila gli espatri e 75mila i rimpatri dei connazionali dall’estero, con un saldo migratorio pari a +25mila per la popolazione italiana all’estero. 85mila le acquisizioni di cittadinanza italiana all’estero, nell’America centro-meridionale per effetto dei riconoscimenti iure sanguinis, Londra e Buenos Aires i consolati con più italiani. Tra gli italiani all’estero la metà (3 milioni e 246 mila) è residente in Europa e 2 milioni e 384 mila in America (nei 2 continenti risiede il 95% dei residenti all’estero). L’età mediana degli italiani all’estero è di 43 anni, ma mostra una variabilità: dai 33 anni di chi risiede in Austria, ai 58 di chi risiede in Canada. In Paesi come Argentina, Brasile e Canada i nati in Italia sono concentrati nelle classi di età più anziane (70 anni), mentre negli Stati Uniti la distribuzione risulta più omogenea dopo i 30 anni di età. Nel Regno Unito, Paese particolarmente interessato alle emigrazioni di italiani, la distribuzione per sesso ed età è più equilibrata tra i nati in Italia e all’estero e il Regno Unito vanta un profilo per età più giovane tra i residenti italiani.
Londra e Buenos Aires sono i consolati con più italiani residenti all’estero, il cittadino che si trasferisce stabilmente all’estero deve chiedere all’ufficio consolare l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e quest’atto rappresenta un dato di quali siano le città o le zone raggiunte dagli italiani residenti all’estero. Il consolato che registra la presenza più alta di Italiani è quello di Londra, dove risiedono 375 mila connazionali (456 mila dell’intero Regno Unito), gli iscritti alla sede consolare sono uomini giovani, segue Buenos Aires, con 322 mila italiani, in questo caso per la maggior parte donne sui 49 anni.
Nel 2022 gli espatri, ossia i flussi di cittadini italiani verso l’estero, sono 100 mila, mentre i rimpatri 74 mila, la differenza determina un saldo positivo di 25mila unità. La maggior parte degli espatriati (80%, 79mila) si dirige in un Paese del continente europeo, mentre il 12% (12 mila) verso paesi europei extra-Ue, segue l’America Latina dove gli espatri sono 7mila (7% sul totale dei flussi). I Paesi principali verso i quali emigrano i cittadini italiani sono il Regno Unito, la Germania, la Francia, la Svizzera e la Spagna che accolgono il 59% del totale degli espatri, tra le mete extra europee seguono gli Stati Uniti (5%) e il Brasile (4%). Verso i Paesi dell’America Latina si dirigono soprattutto i cittadini italiani nati all’estero, cioè individui giunti in Italia che, una volta acquisita la cittadinanza italiana iure sanguinis (discendenti di generazioni di emigrati italiani) fanno rientro nel Paese di origine.
Dei 100 mila italiani espatriati nel 2022, 53 mila (53%) sono partiti dal Nord Italia (30%dal Nord–ovest e 23% dal Nord-est), meno di 17 mila dal Centro (17%) e 30mila dal Mezzogiorno (19% dal Sud e 11% dalle Isole). Le regioni da cui ci si sposta sono la Lombardia (19 mila espatri, 19% del totale), il Veneto (10 mila espatri, 9,6%), la Sicilia (8 mila, 8%) e l’Emilia-Romagna (8 mila, 7%). Le province che registrano i numeri più elevati di espatri sono Milano, Roma, Torino, Napoli e Brescia con un 1/5 delle partenze.
Gli individui espatriati nel 2022 sono per lo più giovani: il 54% ha un’età compresa tra i 20 e i 39 anni e il 18% ha meno di 20 anni, giovani che si muovono con i genitori. Gli individui nella fascia d’età 40-64 anni formano il 23% dei flussi verso l’estero con il 61% di uomini. Tra gli espatriati 31 mila (31%) sono in possesso di una laurea e 32 mila di un diploma (33%).
Fonte: ISTAT