Le immigrazioni (iscrizioni in anagrafe dall’estero) ammontano a quasi 301.000 (+7% rispetto al 2015) e circa nove su dieci riguardano cittadini stranieri.
Con 45.000 iscritti la comunità rumena ad essere la più numerosa tra i flussi di immigrazione; a seguire l’Istat rileva la comunità pakistana con 15.000 persone, quella nigeriana (anch’essa 15.000 persone), quella marocchina (15.000), albanese (13.000) e cinese (12.000).
Continuano a crescere le immigrazioni dei cittadini africani con incrementi significativi degli ingressi registrati soprattutto per i guineiani (+161%), ivoriani (+73%), nigeriani (+66%) e ghanesi (+37%). Consistenti anche i flussi di pakistani (15.000, +30%), albanesi (13.000, +12%) e brasiliani (10.000, +50%), calano invece le immigrazioni dei cittadini di area asiatica: cingalesi (-18%), cinesi (-17%), bengalesi (-14%) e indiani (-11%).
Per contro crescono le emigrazioni (cancellazioni dall’anagrafe per l’estero) che nel 2016 sono state 157.000 (+7% sul 2015). E’ da tener conto che l’aumento è dovuto esclusivamente alle cancellazioni di cittadini italiani (+12%).
Il dato relativo agli emigrati di cittadinanza italiana nati all’estero si attesta a circa 28.000 (+19% rispetto all’anno precedente): il 50% torna nel Paese di nascita, il 43% emigra in un Paese dell’Unione europea, il restante 7% si dirige verso un Paese terzo non Ue.
Le principali mete di destinazione per gli emigrati di cittadinanza italiana si confermano il Regno Unito (21,6%), la Germania (16,5%), la Svizzera (9,9%) e la Francia (9,5%).
In aumento i laureati italiani che lasciano il Paese che sono stati quasi 25.000 nel 2016 (+9% sul 2015) anche se tra coloro che emigrano restano più numerosi quelli con un titolo di studio medio-basso (56.000 +11%).
Dopo tre anni di calo sono tornati a crescere i trasferimenti di residenza interni al territorio nazionale, che nel 2016 hanno coinvolto 1 milione 331mila persone (+4% rispetto al 2015), con trasferimenti prevalentemente di breve e medio raggio. Nel 76% dei casi si verificano tra comuni della stessa regione (1 milione 6mila unità).
All’aumento dei trasferimenti di residenza interni contribuiscono anche i cittadini stranieri: i loro spostamenti sono stati, infatti, 230.000, circa 27.000 in più rispetto al 2015.