Negli ultimi mesi le prospettive per l’attività economica sono migliorate nonostante le incertezze politiche e la ripresa dell’inflazione. Il commercio mondiale è risultato più dinamico, sostenuto in particolare dalle importazioni cinesi. Nei principali Paesi le indagini sulle imprese indicano un miglioramento delle prospettive a breve termine. Nell’industria manifatturiera, i giudizi degli imprenditori sugli ordini migliorano, in particolare su quelli esteri.
A gennaio 2017 la produzione industriale destagionalizzata dell’area euro è aumentata dello 0,9% rispetto al mese precedente, sostenuta dalla crescita dei beni strumentali (+2,8%). La crescita della produzione industriale aumenta in previsione con un ritmo sostenuto, ma in lieve decelerazione durante il quadro di previsione a medio termine.
L’incremento del Pil è stato trainato dalla domanda interna con il contributo positivo sia della spesa per consumi finali delle famiglie, sia degli investimenti fissi lordi. Nonostante la ripresa dell’inflazione, che erode il potere d’acquisto delle famiglie, nel corso di quest’anno si prevede una crescita dei consumi privati sugli stessi ritmi dell’ultimo trimestre 2016 (+0,4%). L’andamento dei consumi risulterebbe caratterizzato dagli attesi aumenti retributivi, dal costante crescita dell’occupazione e da una lieve diminuzione della propensione al risparmio.
A marzo 2017 la fiducia dei consumatori è inoltre aumentata significativamente, compensando il calo registrato nel mese di febbraio. Per quanto riguarda gli investimenti fissi lordi, la previsione dell’Istat riflette un rallentamento degli investimenti in costruzioni nel primo trimestre 2017, come dimostra il forte calo dell’attività edilizia. Il livello elevato del clima di fiducia delle imprese e la tendenza al rialzo dei permessi di costruzione, tuttavia, indicano un recupero degli investimenti in costruzioni già nel secondo trimestre 2017. L’aumento nella capacità del tasso di utilizzo suggerisce una maggiore propensione ad investire per le imprese.
Nel complesso, l’Istat prevede un consolidamento degli investimenti aggregati nel corso di quest’anno. Nel complesso l’economia della zona euro dovrebbe continuare a crescere a un ritmo stabile nel periodo di previsione. L’aumento dei prezzi al consumo ha accelerato nel primo trimestre 2017 principalmente a causa dell’incremento dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari non lavorati. A marzo, tuttavia, secondo la stima preliminare dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), la crescita dei prezzi ha rallentato rispetto a febbraio. Nell’orizzonte di previsione, l’aumento dell’inflazione manterrebbe un ritmo stabile: +1,8% in tutti i trimestri. Le previsioni per l’inflazione si basano sull’ipotesi che il prezzo del petrolio Brent si attesti a 52 dollari al barile e che il tasso di cambio Usd/euro oscilli attorno a 1,08%.
L’incertezza resta elevata in modo particolare per quanto riguarda il futuro delle relazioni tra il Regno Unito e l’Unione europea, come pure secondo gli esiti delle elezioni politiche in Francia e in Germania. Un ulteriore rischio al ribasso è costituito da un aumento più sostenuto dell’inflazione che comprimerebbe il reddito disponibile delle famiglie e la loro spesa.