La rilevazione censuaria effettuata dall’Istat riguardante le “Biblioteche pubbliche e private” ha per oggetto le biblioteche che svolgono servizio di consultazione di volumi, opuscoli e/o altro materiale a stampa e multimediale, aperte ad un pubblico esterno escluse le biblioteche scolastiche e le universitarie.
L’indagine prende in considerazione 3 tipi di strutture in base alla funzione: le biblioteche di pubblica lettura, che forniscono servizi generali alla popolazione; le biblioteche specializzate che forniscono un supporto documentario in un ambito delimitato, le biblioteche delle aziende o degli enti di ricerca; le biblioteche di conservazione, che assicurano l’acquisizione e la conservazione di materiale bibliografico e di documenti rilevanti per la comunità locale e/o nazionale con una funzione conservativa e di trasmissione delle conoscenze. Tra queste, le biblioteche di pubblica lettura assumono un ruolo di presidio culturale e sociale per il territorio, soprattutto nelle aree geografiche periferiche, lontane dai grandi centri urbani. Con questa nota l’Istat, partendo dai dati raccolti nel corso del 2022/2023, propone un approfondimento sul tema delle biblioteche di pubblica lettura che mette in evidenza la loro capacità di essere spazio e servizio pubblico per la cittadinanza. A seguire una sintesi dei principali risultati:
Nel 2022, delle 8.131 biblioteche pubbliche e private presenti sul territorio, 8 su 10 (77%) sono di pubblica lettura, e il 92% sono gestite da enti locali, la maggior quota è localizzata al Nord (60%), seguono il Mezzogiorno (27%) e il Centro (13%). Le prime 5 Regioni per numero di strutture presenti sul territorio sono: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna.
Complessivamente ci sono 3 biblioteche ogni 100 km2, 1 ogni 8.500 abitanti, 2 Comuni su 3 (66%) hanno 1 biblioteca di pubblica lettura, la metà delle strutture è nei piccoli Comuni, con una popolazione inferiore a 5mila abitanti; il 32% è in Comuni di medie dimensioni, dai 5 ai 30mila abitanti.
Nel 2022 il 60% delle biblioteche di pubblica lettura è stata aperta agli utenti per 200 giorni su 252 giorni lavorativi; la maggioranza (85%) ha prestato servizio al pubblico con orario prestabilito per 5 giorni settimanali (52%), mettono a disposizione dell’utenza 29 posti per la consultazione e la lettura dei testi, oltre a spazi dedicati a incontri e attività culturali (69%) e spazi attrezzati per i bambini con una età non superiore ai 6 anni (59%) o per i ragazzi dai 7 ai 17 anni (54%).
34 mln. gli accessi fisici nel 2022: 5.900 ingressi per struttura e 30 per ogni giorno di apertura dichiarato. 4,9 mln. di utenti iscritti nelle biblioteche di pubblica lettura hanno usufruito di 1 servizio bibliotecario e il volume di prestiti erogati supera i 30 milioni: il 36% delle biblioteche ha effettuato in 1 anno da 500 a 5mila prestiti locali. Le biblioteche di pubblica lettura conservano e rendono accessibile agli utenti un patrimonio di 166 milioni 950mila unità; il 60% delle biblioteche possiede più di 10mila volumi.
Rispetto all’anno precedente, nel 2022 il patrimonio bibliotecario è aumentato del 6%, della totalità delle biblioteche di pubblica lettura, il 27% ha avviato o concluso campagne di digitalizzazione del proprio patrimonio; di queste il 4% ha fatto ricorso al finanziamento che il PNRR aveva stanziato per la promozione delle strategie e delle piattaforme digitali del patrimonio culturale; hanno, in media, 5 addetti tra personale interno, di ditte esterne, collaboratori, volontari e operatori del servizio civile, di questi, 2 sono bibliotecari.
In 8 biblioteche su 10 (78%) sono stati realizzati interventi per rendere accessibili le aree all’utenza con disabilità, adeguando la struttura con 1 delle seguenti dotazioni: rampe, bagni attrezzati, segnaletica corredata di pittogrammi, pavimenti antiscivolo. Il 17% delle biblioteche organizza progetti a favore di persone con disabilità fisico-sensoriale, emotiva o con disturbi cognitivi e il 15% ha attivato progetti per le persone che vivono in povertà economica, educativa o culturale. Tra le iniziative e le attività complementari proposte dalle biblioteche, la promozione della lettura e gli incontri con gli autori (71% delle strutture) e i laboratori per i bambini fino ai 13 anni (65%) sono le più diffuse. La metà delle biblioteche (54%) offre visite guidate degli spazi e il 45% organizza convegni e seminari.
A fronte di maggiori risorse finanziare 1/3 delle biblioteche promuoverebbe attività volte a coinvolgere il territorio (30%) e organizzerebbe incontri ed eventi per ampliare l’offerta culturale (29%). Le biblioteche orientate a interagire con il territorio sono quelle dei Comuni più piccoli, fino a 10mila abitanti.
1/3 dei Comuni (34%) non ha alcuna biblioteca né di pubblica lettura né di altro tipo, la maggioranza di questi Comuni appartiene alle cinture dei grandi Centri e alle Aree intermedie (70%), il 30% è in posizione periferica rispetto ai poli urbani, ricchi di servizi e infrastrutture.
Fonte: ISTAT