Il nostro Paese si conferma al primo posto in Europa per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg.I prodotti agroalimentari di qualità al 31 dicembre 2015 sono stati 278 (9 in più rispetto all’anno precedente). Tra il 2005 e il 2015 le specialità Dop, Igp e Stg con certificazione Ue sono passati da 154 a 278. I settori con il maggior numero di protocolli Dop, Igp e Stg sono: gli ortofrutticoli e cereali (106 prodotti); i formaggi (51); gli oli extravergine di oliva (43); le preparazioni di carni (40). Le carni fresche e gli altri settori comprendono rispettivamente 5 e 33 specialità. Nel 2015 il settore dei formaggi ha conseguito due nuove Dop, mentre quello degli ortofrutticoli e dei cereali ne ha ottenuta una. Le regioni con più Dop e Igp sono l’Emilia Romagna e il Veneto, rispettivamente con 42 e 36 prodotti riconosciuti. Lo scorso anno gli operatori certificati sono stati 80.010, 162 in più rispetto al 2014 (+0,2%). Il 91,1% di essi svolge esclusivamente attività di produzione e il 5,7% quella di trasformazione; il restante 3,2% effettua invece entrambe le attività. Nel sistema di certificazione le nuove entrate di operatori (6.620) sono superiori alle uscite (6.458). Gli operatori sono soprattutto uomini (il 79,9%) dei produttori e l’85,6% dei trasformatori. I produttori (75.463) sono particolarmente numerosi nelle attività relative ai settori dei formaggi (26.042), pari al 34,5% del totale, degli oli extravergine di oliva (19.567, 25,9%) e degli ortofrutticoli/cereali (17.061, 22,6%). Anche i trasformatori (7.150) sono presenti soprattutto nei settori degli oli extravergine (1.811, 25,3% del totale), dei formaggi (1.529, 21,4%) e degli ortofrutticoli/cereali (1.350, 18,9%). Rispetto al 2014 gli allevamenti (39.307 strutture) si sono ridotti del 5,1%, mentre la superficie investita (170.266 ettari) è aumentata del 4,6%. Oltre tre quarti dei produttori (75,9%) sono attivi in aree montane e collinari, mentre il restante 24,1% è localizzato in pianura. Complessivamente, tra il 2014 e il 2015, il numero di produttori ha registrato un aumento dell’1,2%, sintesi della diminuzione registrata al Nord (-2,5%) e dell’aumento rilevato nel Mezzogiorno (+4,7%) e nel Centro (+3,3%). Sono cresciuti anche i trasformatori (+4,5%) per il lieve incremento registrato nel Nord (+0,4%) , ma soprattutto per la crescita rilevata al sud (+8,6%) e nel Centro Italia (+7%).