In considerazione di una decelerazione dell’economia mondiale, accompagnata da quella del commercio internazionale, il Pil dell’area euro ha registrato un rallentamento nella seconda parte del 2018. Il rallentamento, dovuto all’indebolimento della crescita degli investimenti fissi lordi e della domanda estera netta, ha riguardato in particolare la Germania (0,0% t/t) e l’Italia (-0,1%) mentre Francia e Spagna hanno mantenuto una dinamica positiva (rispettivamente +0,3% e +0,6%). A mettere nero su bianco dati e cifre è l’Istat che sottolinea come l’ulteriore calo dell’indicatore di fiducia economica (Esi) suggerisca una prosecuzione dell’attuale fase di moderazione.
La fiducia nel settore manifatturiero continua a calare, mentre quella nei servizi e dei consumatori hanno mostrato una leggera ripresa negli ultimi mesi e quella nel settore delle costruzioni è rimasta invariata. La debolezza della domanda estera e alcuni fattori specifici riferiti ai singoli Paesi, hanno caratterizzato l’andamento congiunturale della produzione industriale. In presenza di un miglioramento a gennaio (+1,4% m/m), trainato dalla performance dei beni di consumo energetici e quelli non durevoli, nel primo trimestre la produzione industriale è attesa attestarsi sugli stessi livelli del trimestre precedente per poi tornare a migliorare nei mesi successivi.
L’evoluzione della produzione industriale condizionerà quella del Pil che è atteso migliorare su ritmi contenuti nel primo trimestre (+0,2%) per mostrare una lieve accelerazione nei sei mesi successivi (+0,3%). Il mercato del lavoro mantiene un orientamento favorevole segnando un ulteriore aumento del numero di persone occupate (+0,3% la variazione congiunturale in T4) e un livello contenuto del tasso di disoccupazione (7,8%). L’Istat infine mette in evidenza le favorevoli condizioni del mercato del lavoro e gli aumenti salariali che dovrebbero continuare a sostenere le spese per consumi delle famiglie anche nei prossimi mesi. Le spese per consumi privati sono previste aumentare nel primo trimestre (+0,3%) e nei due trimestri successivi (+0,4%). Il livello attuale di utilizzo della capacità è diminuito per la seconda volta di seguito nel primo trimestre del 2019, mantenendosi comunque su valori elevati. La crescita. degli investimenti è, quindi, attesa proseguire sia nel primo trimestre (+0,3%) sia nel secondo e nel terzo trimestre 2019 (+0,4%).