Lo scorso anno il Pil per abitante è risultato pari a 33,4 mila euro nel Nord-ovest, a 32,3 mila euro nel Nord-est e a29,3 mila euro nel Centro. Il differenziale negativo del Mezzogiorno è piuttosto ampio: il Pil pro capite è di 17,8 mila euro, inferiore del 44,2% rispetto a quello del Centro-nord (era 44,5% nel 2014). In termini di reddito disponibile per abitante, il gap scende al 34,3% (era 35,0% nel 2014). La spesa per i consumi finali delle famiglie a prezzi correnti è stata di 19,4 mila euro nel Nord-ovest, 19,2 mila euro nel Nord-est, 17,4 mila euro al Centro e 12,7 mila euro nel Mezzogiorno. Il divario con il segno meno tra Sud e Centro-nord è stato del 32,1%. Nel 2015, il Pil in volume, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,7%rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,1% nel Mezzogiorno, dello 0,8% nel Nord-ovest, dello 0,7% nel Nord-est e dello 0,3% nel Centro Italia. Tra il 2011 e il 2015, le aree che registrano la diminuzione più marcata del Pil sono state il Centro ( -1,2%) e il Mezzogiorno (-1,1%). La flessione è stata più contenuta nel Nord-ovest (-0,9%) e nel Nord-est (-0,5%).
Nel periodo 2011-2015, l’occupazione è cresciuta solo nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre Calabria, Molise e Friuli Venezia Giulia hanno registrato le cadute più ampie (con diminuzioni comprese tra l’1,6% e l’1%). Lo scorso anno il reddito disponibile per abitante, in termini nominali, è stato pari a 21,1 mila euro nel Nord-ovest, 20,4 mila euro nel Nord-est, 18,7 mila euro al Centro e 13,2 mila euro nel Mezzogiorno. Nel 2015, al primo posto della graduatoria regionale per livello di reddito disponibile, secondo la rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica, si posiziona la Provincia Autonoma di Bolzano, con circa 23,7 mila e in ultima posizione la Calabria, con 12,2 mila euro. Lo scorso anno il reddito disponibile è aumentato dell’1,3% nel Mezzogiorno, dello 0,9% nel Nord-ovest, dello 0,7% al Centro e dello 0,5% nel Nord-est. Nel 2014 Milano è stata la provincia con il più alto livello di valore aggiunto per abitante, pari a 44,8 mila euro; a seguire Bolzano, con 36,4 mila euro e Bologna, con 34,3 mila euro.