Settembre, tempo di inizio delle scuole e con esso, immancabile, il ritorno dei problemi legati all’accompagnamento e alla ripresa dei più piccoli dalle lezioni. Solo un problema pratico?
Se da un lato è vero che, almeno fino alle scuole primarie, appare quanto mai opportuno che un bambino venga accompagnato e ripreso da scuola da un adulto, la cosa non è invece poi così scontata quando i fanciulli arrivano alle scuole medie, ossia a partire dagli 11 anni. Età nella quale sono spesso proprio i genitori a volere che i propri figli percorrano in autonomia il tragitto casa-scuola.
Volontà che, nella maggior parte dei casi, non va letta come una sorta di pigrizia rispetto al proprio ruolo di vigilanza ed educativo, bensì come un desiderio di crescita e di responsabilizzazione dei figli.
Un terzo degli alunni italiani, fra gli 8 e i 14 anni, va a scuola senza essere accompagnato da un adulto, in particolare se è vicina a casa. È l’Istat a fotografare la situazione in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2017-18, con un’elaborazione dei dati di un’indagine multiscopo 2014 sugli spostamenti casa-scuola di questa fascia di età.
Sono 200.000 i bambini e i ragazzi che percorrono un tragitto casa-scuola, entro il chilometro di distanza, da soli o con i loro pari: il 30,3% del totale. I ragazzi più grandi (11-14 anni) sono come è ovvio più indipendenti di quelli più piccoli (8-10 anni), rispettivamente il 42,5% e il 17,3%. I ragazzi inoltre superano seppure di poco le ragazze; ammonta al 31,8% la loro quota rispetto al 28,3% delle coetanee.
Uno degli elementi determinanti è la dimensione demografica del comune di residenza: la percentuale di 8-14enni che si sposta senza la supervisione di un adulto sale infatti al 42,6% se risiedono in piccoli comuni (fino a 2.000 abitanti).
Il piccolo centro favorisce soprattutto la mobilità indipendente dei più piccoli (il 79,5% dei bambini) mentre nell’area metropolitana sono i ragazzi più grandi a muoversi maggiormente da soli (il 49,7% nei centri e il 73,4% nelle periferie).
È nei grandi comuni (oltre 50.000 abitanti) che è più penalizzata l’autonomia di bambini e i ragazzi dove soltanto il 22,4% non viene accompagnato a scuola da un adulto. Alcune condizioni e comportamenti che connotano la vita degli alunni e studenti e della sua famiglia influiscono sulla propensione ad andare a scuola da soli: sono il 42,1% tra quelli che svolgono i compiti in autonomia; il 37% se si lavano e si vestono da soli; il 31,2% se hanno almeno un fratello o una sorella. Infine, nelle famiglie che non possiedono un’ automobile, la percentuale raggiunge il 47,7%.