L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia informatica che rivoluziona il modo con cui l’uomo interagisce con la macchina e le macchine tra di loro. Essa fornisce a un robot qualità di calcolo che gli permettono di compiere operazioni complesse, fino a poco tempo fa peculiari solo all’uomo. L’IA deve affrontare oggi sfide etiche, giuridiche, tecnologiche e culturali con un approccio multidisciplinare e sistemico. E per questo suo carattere poliedrico è stata avviata il 19 agosto la consultazione pubblica della strategia nazionale per l’Intelligenza Artificiale, elaborata dal Mise con il supporto del gruppo di esperti già incaricati di redigere il piano. Il periodo di consultazione sarà aperto fino al 13 settembre 2019 e nella specifica sezione online dedicata potranno essere presentati suggerimenti, osservazioni, spunti di approfondimento di carattere tecnico e formale riferiti a ciascuno dei nove obiettivi della strategia.
Il documento sulla strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale è composto da un capitolo iniziale in cui si parla della visione italiana, seguito poi da nove altri capitoli che corrispondono ad ognuno degli obiettivi che il sistema si propone di raggiungere, tra questi: incrementare gli investimenti pubblici e privati, potenziare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, sostenere l’adozione delle tecnologie digitali, porre l’IA al servizio della forza lavoro, sfruttare il potenziale dell’economia dei dati, consolidare il quadro normativo etico, promuovere la consapevolezza e la fiducia nell’intelligenza artificiale tra i cittadini, rilanciare la pubblica amministrazione e rendere più efficienti le politiche pubbliche, favorire la cooperazione europea ed internazionale per un’intelligenza artificiale responsabile e inclusiva.
Le linee guida dell’Ue sull’Intelligenza Artificiale prevedono che alla base di ogni azione vi sia sempre un controllo umano, perché l’obiettivo è quello di migliorare l’agire del’’uomo e i suoi diritti. Gli algoritmi debbono essere sicuri e affidabili di fronte ad errori o incoerenze delle diverse fasi del ciclo di vita dei sistemi di IA. Le linee guida prevedono inoltre massima trasparenza, garantendo la tracciabilità dei sistemi di intelligenza artificiale; la necessità di assicurare diversificazione ma non discriminazione. Imprescindibili i meccanismi di ricorso umano contro le decisioni degli algoritmi, per assicurare la responsabilità di chi gestisce i sistemi di calcolo in caso di danni o incidenti. L’intelligenza artificiale dovrà, infine, lavorare a favore del benessere sociale e ambientale.