Anno scolastico nuovo, problemi vecchi. E′ insicurezza la parola chiave per descrivere la situazione delle scuole italiane. Lo denuncia il XIV° Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, stilato dall′associazione Cittadinanzattiva e presentato ieri a Roma. Più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali; Tra quelle che hanno richiesto aiuto agli enti locali per intervenire, il 29% ha ricevuto risposta negativa. Un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
Due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica. Prendendo in esame i locali scolastici emerge che le aule sono in discrete condizioni strutturali, ma spesso sono troppo piccole e non hanno sussidi adatti agli studenti con disabilità. Nella metà delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su quattro, si mangia in locali impropri. In un caso su tre i cortili diventano parcheggi. Bagni ancora senza carta igienica e sapone (assenti rispettivamente nel 37% e nel 50% delle scuole).
Il Rapporto fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali. Fra le novità di quest’anno, una disamina della ricostruzione degli edifici scolastici nelle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni (Emilia Romagna, Abruzzo e Molise), accompagnata da alcune fotografie che fanno parte di un viaggio fotografico nelle scuole italiane, condotto da Cittadinanzattiva insieme al fotografo Rocco Rorandelli. “All’indomani del sisma che ha colpito il Centro Italia, ai cittadini che legittimamente e con preoccupazione chiedono conto delle stato delle loro scuole in diverse parti del Paese, occorre dare informazioni chiare. La situazione dell’edilizia scolastica è difficile, come dimostrano i dati e le foto del nostro monitoraggio e lo sarà per molti anni ancora, nonostante gli interventi governativi fin qui realizzati”, ha detto Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva. “Crediamo sia doveroso che gli enti locali in questi giorni dichiarino quanti siano gli edifici sottoposti a verifica di vulnerabilità sismica (avrebbero dovuta farla entro marzo 2013!) e l’esito di tali accertamenti; quanti siano gli edifici adeguati sismicamente; ai Dirigenti delle scuole che ne sono sprovvisti chiediamo che provvedano immediatamente a dotarsi di Documento di Valutazione dei Rischi e di Piani di Emergenza, per essere in grado di fronteggiare situazioni emergenziali. Chiediamo, infine, che i cittadini delle zone terremotate non vengano esclusi dalle decisioni e dal lungo percorso legato alla ricostruzione, per evitare soluzioni irrazionali, ritardi, sprechi, e per fare tesoro delle migliori esperienze, come il nostro report evidenzia tra le scuole terremotate di Emilia, Abruzzo, Molise”.
7 scuole su 10 con lesioni sulla facciata esterna. In un caso su tre gli Enti non effettuano gli interventi richiesti Le scuole monitorate da Cittadinanzattiva appartengono a queste 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel 15% delle scuole sono state riscontrate lesioni strutturali, in gran parte (73%) sulla facciata esterna, nel 27% negli ambienti interni. I distacchi di intonaco sono stati riscontrati nel 38% delle segreterie, nel 23% delle sale professori, nel 21% dei corridoi, nel 16% dei bagni, nel 14% delle palestre e delle aule, nel 13% delle aule computer, nel 10% dei laboratori, nel 9% delle biblioteche, nell’8% delle mense. I segni di fatiscenza interessano invece il 33% delle segreterie, il 27% dei bagni, il 25% delle palestre, il 21% dei corridoi, il 17% delle sale professori, il 14% delle aule computer e delle aule, il 10% dei laboratori e delle mense, il 9% delle biblioteche. Una scuola su sei presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato e solo il 5% è in ottimo stato. L’81% dei RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) o dei Dirigenti ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma ben in un caso su quattro non è stato effettuato alcun intervento. Nel 14% è stato effettuato con molto ritardo, nel 52% con qualche ritardo e solo nell’8% dei casi tempestivamente. Una scuola su quattro ha chiesto interventi di tipo strutturale che, quasi in un caso su tre (29%), non sono stati mai effettuati. Nel 24% dei casi, sono intervenuti con molto ritardo, nel 33% con qualche ritardo e solo nel 14% tempestivamente.