Nel 2016, dopo dieci anni di crescita, in Italia si registra un lieve calo dei ‘mammoni’. E’ la prima volta che i numeri sono in flessione dall’inizio della crisi.
Secondo i dati Eurostat, infatti, la percentuale dei giovani che hanno tra i 18 e i 34 anni che vive con i genitori è del 66%, in calo rispetto al 67,3% del 2015. Restano a casa più degli italiani solo i giovani croati, mentre la media dell’Ue, calcolata suoi ragazzi di 28 anni, è del 48,1%.
La tendenza dei giovani italiani a non lasciare la casa dei genitori è più evidente nella fascia tra i 25 e i 34 anni, infatti, terminati gli studi si dovrebbe cominciare a lavorare, ma in Italia, anche a causa della scarsa occupazione, la percentuale dei ‘mammoni’ è del 49,1%, in calo sul 2015 ma ancora lontana da quella Ue (28,6%). In questa fascia di età, nel resto d’Europa, la vita in famiglia è nella stragrande maggioranza dei casi solo un ricordo. In Danimarca vive con i genitori solo il 3,8% della fascia considerata, un dato in linea con la Finlandia (4,3%) e inferiore alla Svezia (6%) ma comunque anche in Francia i giovani che vivono nella famiglia di origine sono una piccola minoranza, solo il 13,4%, ma in crescita dal 10,1% del 2015.