I parlamentari italiani non potranno accettare regali di valore superiore ai 200 euro: pena la pubblicazione sul sito della Camera. Ancora troppo poco?
La Giunta per il regolamento, convocata l’ultima settimana di marzo, deciderà se approvare il testo stilato da Pino Pisicchio, volto a stabilire le norme alle quali i parlamentari dovranno attenersi per rispettare i principi del codice comportamentale. Il testo prevede un tetto massimo di 200 euro per i regali che potranno essere accettati dai parlamentari senza incorrere in alcun problema. Tutto quello che va oltre questa cifra però dovrà essere rifiutato o depositato alla Camera.
Maggiore rigore e trasparenza sono le linee guida delle nuove norme che Montecitorio sta per varare, adeguandosi con un certo ritardo a quelle europee. Le ipotesi che si prospettano per il Codice sono due: un’adozione in tempi rapidi solo in via sperimentale come protocollo; oppure, se dovessero essere previste nuove sanzioni rispetto a quelle programmate dal regolamento della Camera, la questione potrebbe approdare in Aula con la riforma complessiva del regolamento su cui sta lavorando la giunta. Insieme al primo testo sul Codice etico è stata presentata anche una proposta di regolamento delle attività di lobbying che si apre a due criteri: riprendere le regole europee in materia, integrate e riviste, nonché prevedere una larga verifica (quasi tracciabilità) sul web per tutti i principali atti, compreso il registro, di chi intende promuovere interessi leciti presso gli onorevoli. La bozza fissa regole di massima, norme di controllo e di consultazione su dubbi di applicazione o su singoli casi controversi.
Il testo prevede un registro delle attività di relazione istituzionale nei confronti dei deputati, un registro che andrà sul web e darà conto di tutti i contatti che vengono attivati nei confronti dei parlamentari da parte di enti e società che avanzino studi, proposte, emendamenti per promuovere legittimi interessi presso la Camera. Chiunque voglia svolgere attività di relazione istituzionale dovrà quindi registrarsi, dichiarando gli interessi che intende sostenere. Lo stesso varrà per i deputati delle legislazioni passate che hanno un diritto di accesso al Palazzo facilitato dal proprio status. Anche per il Codice etico è previsto un ampio utilizzo di tracciabilità sul web, comprese eventuali sanzioni.
Presso il Parlamento europeo il problema è stato risolto da cinque anni con l’approvazione del Codice di condotta di tutti i deputati. Così ogni dono di valore superiore a 150 euro deve essere rifiutato ad eccezion fatta di quelli ricevuti dal deputato nelle vesti di rappresentante ufficiale del Parlamento (che tuttavia vanno consegnati al presidente dell’Assemblea). Nel Regno Unito i parlamentari devono dichiarare i doni e l’ospitalità di cui sono stati beneficiati in ragione del proprio mandato, se di valore superiore all’1% dell’indennità. Negli Stati Uniti i parlamentari possono ricevere solo regali di valore inferiore ai 50 dollari. In Francia, invece, il Parlamento ha definito la figura del deontologo, una carica indipendente a cui ogni parlamentare deve dichiarare i presenti ricevuti, se di valore superiore a 150 euro. In tutti questi casi, la violazione delle regole deontologiche può comportare sanzioni che vanno dalla censura al richiamo, fino giungere alla sospensione dei privilegi.