L’immigrazione regolare in Italia sta cambiando. Rallentano i flussi in entrata e aumentano le acquisizioni di cittadinanza italiana. Cambia, infatti, la presenza degli immigrati in Italia e cresce il numero dei “nuovi italiani”, visto che è salita a 159mila la quota di coloro che hanno acquisito la cittadinanza.
La fotografia periodicamente scattata dall’Istat indica che, sulla base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, al 1° gennaio 2016 i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia sono meno di 4 milioni (per l’esattezza 3.931.133), cifra stabile rispetto all’anno precedente.
I paesi più rappresentati sono Marocco (510.450), Albania (482.959), Cina (333.986), Ucraina (240.141) e India (169.394). Lo rende noto l’Istat nel dossier “Cittadini non comunitari: presenza, nuovi ingressi e acquisizioni di cittadinanza – Anni 2015-2016”, divulgato oggi.
La presenza non comunitaria risulta sempre più stabile sul territorio. Continuano infatti a crescere i soggiornanti di lungo periodo, che passano dai 2.248.747 (56,3% sul totale) nel 2015 ai 2.338.435 nel 2016 e rappresentano il 59,5% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti.
La progressiva acquisizione della cittadinanza italiana per alcune comunità “storiche”, come quelle marocchina e albanese, porta ad una diminuzione del numero di permessi di soggiorno validi: all’1 gennaio 2016 gli albanesi sono 15.460 in meno rispetto allo scorso anno, i marocchini 7.907 in meno.
I dati sulla dinamica della presenza, rileva l’Istat, mettono in luce intensi cambiamenti: per la prima volta dall’inizio degli anni ’90 si verifica una riduzione della presenza femminile (-6.742 permessi rispetto al 2015), dovuta in gran parte al calo dei nuovi ingressi.