Connettività e sensoristica sono ingredienti fondamentali del complesso di dotazioni tecnologiche necessario alle smart city per essere tali. Ecco perché una giovane e dinamica azienda marchigiana, Menowatt Ge, ha messo a punto un lampione intelligente, battezzato Meridio, capace non solo di illuminare a basso costo e consumo grazie ai led, ma anche di controllare la qualità dell’aria o di “sentire” il rumore degli ingorghi per aiutare le amministrazioni ad adottare contromisure in fatto di viabilità. Il lampione 2.0, inoltre, può dialogare a distanza con contatori di gas e acqua, oppure avvisare se bisogna svuotare il bidone dell’immondizia. Tutto ciò grazie all’integrazione fra sistemi di sensoristica e di trasmissione dati, alloggiabili nel vano strumentazione. Tramite queste soluzioni è possibile elaborare le informazioni e inviarle in radiofrequenza 169 MHz/radio cellulare a un centro di controllo operativo in Cloud Computing attraverso configurazione hub.
Sembra la quadratura del cerchio dal punto di vista tecnologico, considerando che le società distributrici di gas e acqua devono realizzare, secondo le normative, un’infrastruttura di rete radio in grado di ricetrasmettere i dati provenienti dai contatori e ad essi diretti. Meridio diventa così un fattore di vantaggio competitivo per gli operatori del settore e per l’Ente pubblico proprietario della rete di illuminazione che decideranno di adottarlo. Meridio – spiega il sito aziendale di Menowatt Ge – è stato sviluppato per interfacciarsi con reti operanti su protocolli di comunicazione tipici dell’ambiente Internet of Things(IoT), quali ad esempio Lora e Sigfox. Ciò consente la gestione dei servizi di telecontrollo e telemetria del punto luce. Meridio è inoltre in grado di predisporre il supporto di ulteriori protocolli di comunicazione, come 6lowpan e altri.