Il turismo continua a giocare un ruolo centrale nell’economia italiana. Secondo il Conto Satellite del Turismo 2023 diffuso dall’Istat, l’impatto totale del settore sul Pil è pari al 9,6%, con 206,4 miliardi di euro generati considerando anche gli effetti indiretti della spesa turistica sugli altri settori. Solo il consumo diretto dei visitatori ha contribuito per 106,8 miliardi, circa il 5% del Pil.
Il settore impiega oltre 4 milioni di persone, pari al 14,4% dell’occupazione nazionale, con un reddito da lavoro dipendente di 76 miliardi di euro. Tuttavia, la produttività media nelle industrie turistiche è inferiore del 30% rispetto alla media nazionale e il reddito pro-capite si attesta a 17.709 euro, il 35% in meno della media italiana.
Nel 2023 i flussi turistici in Italia hanno raggiunto 777 milioni di pernottamenti ed escursioni, ancora sotto i livelli record del 2019, ma in forte ripresa rispetto agli anni della pandemia. La spesa interna per il turismo ha superato i 202 miliardi, di cui il 40,7% da visitatori domestici e il 37,5% dagli stranieri, generando un saldo positivo della bilancia turistica di 26,6 miliardi. Lo shopping resta una voce di spesa significativa, con 38 miliardi spesi dai turisti.
Il confronto con la Spagna evidenzia alcune differenze: pur avendo flussi turistici quasi doppi rispetto all’Italia, i consumi italiani e spagnoli sono simili, mentre il saldo della bilancia turistica spagnola raggiunge 74,5 miliardi.
Il CST 2023 introduce per la prima volta la misurazione dell’impatto indiretto della domanda turistica sull’economia, offrendo un quadro più completo del contributo del settore, fondamentale per la crescita e l’occupazione, ma con margini di miglioramento in termini di produttività e reddito pro-capite.
Maggiori informazioni nella nota Istat