Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato sei nuovi schemi standard di pubblicazione per le Pubbliche Amministrazioni. L’obiettivo è quello di conciliare la trasparenza online con la tutela dei dati personali dei cittadini. Questi schemi, elaborati insieme ad ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), si basano sul principio di necessità e proporzionalità, chiedendo alle PA di pubblicare solo i dati strettamente richiesti dalla legge.
Cosa cambia per la pubblicazione online
Per evitare sanzioni, le Pubbliche Amministrazioni dovranno adottare specifiche precauzioni nella sezione “Amministrazione Trasparente” dei loro siti web.
- Dati familiari: non si potranno più pubblicare dati sensibili come il grado di parentela dei familiari di titolari di incarichi politici o dirigenziali, a meno che non ci sia un consenso esplicito alla pubblicazione dei loro dati reddituali e patrimoniali.
- Dirigenza sanitaria: per le procedure di conferimento degli incarichi, non sarà più obbligatorio pubblicare i nominativi e i curriculum dei candidati non vincitori, un’esclusione che si applica già ai concorsi pubblici.
- Linee guida: per chiarire ogni dubbio, il Garante ha suggerito di richiamare le proprie linee guida sulla trasparenza online, che contengono indicazioni dettagliate su come trattare e pubblicare i dati personali in modo sicuro.
Richiesta di periodo transitorio
Per permettere alle amministrazioni di adeguarsi gradualmente a queste nuove disposizioni, il Garante ha chiesto ad ANAC di valutare l’introduzione di un periodo transitorio. Questo consentirebbe una transizione più fluida e darebbe alle PA il tempo necessario per aggiornare le loro modalità di pubblicazione online.
Maggiori informazioni nella nota del Garante Privacy