TORINO – “Facciamo… per Laura un’Italia che accende il futuro” è il titolo del secondo panel della seconda giornata dei lavori della 41ª assemblea nazionale Anci, moderato da Gianni Trovati, Giornalista Il Sole24Ore. Il tema principale è quello della sostenibilità energetica e ambientale.
Il primo intervento è di Renzo Macelloni, Sindaco di Peccioli, comune caratterizzato dalla presenza di una importante infrastruttura quale un impianto di smaltimento rifiuti, che ha rilevanti ricadute per i cittadini: “ Abbiamo scelto di bonificare l’area in cui è presente l’impianto per metterla a disposizione della Regione Toscana – ha dichiarato il sindaco – anche perché, se non ci sono le discariche, si va in emergenza. Produciamo energia elettrica, addirittura il doppio del fabbisogno dei cittadini. Con queste risorse abbiamo fatto investimenti importanti e incentivato politiche ambientali come il porta a porta e investimenti sul territorio. Ma – sottolinea Macelloni – quando facciamo impianti importanti come sindaci siamo soli, mentre avremmo bisogno del sostegno di tutte le istituzioni”.
Il punto di vista di Ilaria Bugetti, Sindaco di Prato, sull’argomento in discussione, è ovviamente differente: “La situazione energetica e ambientale in Italia è variegata e dipende soprattutto dalle differenze presenti nei territori e nelle città che devono affrontarli. Prato è il più grande distretto tessile d’Europa, con diverse imprese energivore, ma la capacità di questa città è, da sempre, quella di reiventarsi. La nuova sfida è la crisi energetica, abbiamo bisogno di risorse per superarla, tutti insieme. Abbiamo necessità di risorse per abbattere i costi dell’energia e investire nelle imprese e, nel nostro caso, questo è avvenuto con gli investimenti del Governo Draghi. È necessaria, per questa ragione, la partecipazione di tutti i livelli di governo per vincere questa battaglia. Le Multiutility, infine, sono uno strumento molto importante per intervenire in maniera efficace in questo settore”.
Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno, neopresidente del Consiglio nazionale Anci, sottolinea che Anci non vuole essere un gruppo di mutuo aiuto ma creare speranze, soprattutto attraverso attività di partenariato: ”Come sindaci dobbiamo creare una nuova consapevolezza, non basta mettere il bollino per produrre transizione, serve un intervento sinergico. Serve una politica sartoriale, perché tutti i territori sono diversi. Serve l’Anci per dare forza ai punti di vista dei territori.
Ad Ascoli abbiamo lavorato sulla mobilità sostenibile con il lancio di un progetto di sviluppo, mettendo insieme sostenibilità ambientale ed economica. Abbiamo bisogno di ragionare, infatti, come sindaci, su nuove entrate, attraverso partnership con privati e con le grandi imprese statali e utilizzare l’intelligenza artificiale in funzione di sviluppo per riattrarre gli abitanti nei nostri territori attraverso la qualità della vita. I servizi pubblici non possono essere delegati e si deve andare avanti tutti insieme.
Fonte: Anci