Mentre il Ministero del Tesoro comunica che il gettito relativo ai giochi è pari a 5.879 milioni di euro, con una sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo del 2016, i Sindaci propongono laboratori sociali, negozi di vicinato, punti di ritrovo per fare cultura, arte, musica al posto delle sale gioco. Disparati insomma i progetti e le idee, aspettando il taglio alle slot machine deciso per la fine di aprile 2018. Una criticità spinosa quella del gioco d’azzardo. Esiste un profilo del problema che interessa le Forze dell’ordine e la magistratura, vi è tuttavia, al tempo stesso, un profilo sociale e culturale, educativo, che mobilita le altre istituzioni, a partire dai Comuni. Ma vediamo in che misura il problema riguarda i giovani, ad esempio. Il Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), ha rilevato attraverso il progetto Espad®Italia, i dati del 2016 relativi alla diffusione del gioco d’azzardo fra gli studenti dai 15 ai19 anni, un fenomeno importante sebbene in riduzione rispetto agli anni precedenti.
Il numero di adolescenti giocatori negli anni dal 2009 al 2011 era del 47% e lo scorso anno si è attestato al 40%, un fenomeno che coinvolge circa un milione di 15-19enni. Si registra anche un calo dei giocatori con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico: i primi sono passati dal 14-15% degli anni 2009-2010 all’11% nel 2016, mentre negli stessi anni i problematici sono scesi dal 9% all’8%. “Il 58% dei giovani giocatori nell’ultimo anno ha giocato non più di una volta al mese, il 24% meno di una volta a settimana, il 7% con ancora maggiore assiduità – ha spiegato la coordinatrice del progetto – Sabrina Molinaro. Sono coinvolti sono maggiormente i maschi, 50% contro il 30% delle coetanee, e le prevalenze in entrambi i generi crescono progressivamente con l’età, passando dal 34% dei 15enni al 40% dei 17enni, fino al 47% dei 19enni”.
Le cifre rimangono comunque importanti, considerato tra l’altro che per i minorenni il gioco d’azzardo è illegale, e si legano all’estrema facilità con cui i giovanissimi riescono ad entrare in contatto con i luoghi preposti . Tra i giochi scelti dagli adolescenti troviamo in prima posizione i meno dispendiosi Gratta&Vinci, preferiti anche dalle ragazze, seguiti da scommesse sportive, Bingo, Totocalcio, Lotto, New slot machine/Vlt (Video lottery terminal) e casinò on-line. “Focalizzando l’attenzione sui luoghi frequentati – ha aggiunto la ricercatrice del Cnr – il 37% dei giovani giocatori dice di aver giocato presso bar/tabacchi e una quota analoga da casa, in entrambi i casi con preferenza soprattutto delle femmine (rispettivamente 41% e 43% contro 34% e 33% dei ragazzi). Il 29% ha giocato presso le sale scommesse e l’11% nelle sale giochi, luoghi questi frequentati soprattutto dai maschi (42% e 13% contro 6% e 7% delle ragazze)”. Resta alta l’attenzione per il gioco d’azzardo via web, praticato in solitudine e senza il controllo degli adulti, che ha coinvolto il 20% dei giocatori, per un totale di circa 200.000 studenti tra i quali troviamo la maggioranza di quelli con comportamento di gioco problematico (il 63%), una quota significativa di coloro che sono definibili a rischio (il 31%) ed una percentuale molto inferiore dei cosiddetti giocatori sociali o non problematici (il 13%). Le new slot machine/Vlt e il Poker texano sono i giochi considerati più rischiosi in assoluto: oltre il 50% degli studenti ritiene che giocarci spesso possa causare problemi dal punto di vista economico. Le scommesse sportive detengono il secondo posto nella percezione del rischio, mentre il 20-24% di studenti attribuiscono un grado elevato di rischio a Gratta&Vinci, al Lotto e alle scommesse sportive. “Ed è da evidenziare che sono i giochi maggiormente praticati, ad essere considerati meno pericolosi – precisa Sabrina Molinaro”. Se permane l’esigenza del controllo, specialmente di quello genitoriale per il gioco on-line, le tendenze in diminuzione dimostrano proprio l’efficacia delle azioni preventive attivate. Il calo della percentuale di studenti giocatori può essere attribuito all’ampliamento delle attività specifiche di prevenzione operate da scuola, famiglia e altre agenzie responsabili dell’educazione dei giovani.
I concessionari, secondo quanto prevede l’emendamento alla “manovrina” presentato a fine maggio dal Governo in Commissione Bilancio, dovranno ridurre del 34% il numero delle macchine attive sul territorio nazionale entro il 30 aprile 2018, 135.000 in totale: 60.000 in meno entro la fine di quest’anno, nonchè 75.000 nei primi quattro mesi del 2018. Il punto di partenza per operare il taglio sarà il numero delle macchine operative al 31 dicembre 2016. Nella relazione illustrativa all’emendamento si legge che gli apparecchi in esercizio a quella data erano addirittura 400.000. Maximulta per chi dovrà disattivarle ma non lo farà.