Chi abita a Parma o Torino, tra qualche giorno potrebbe vedere per strada un auto che si guida da sola. Niente paura, sono veicoli a guida autonoma che verranno testati in alcune strade di queste città. I veicoli sono a guida autonoma, ma le regole vogliono che al loro interno ci sarà sempre un conducente che avrà l’obiettivo di vigilare sulla tenuta e sulla sicurezza del veicolo. Se tutto filerà liscio, il supervisore non metterà mai le mani sul volante; in caso contrario, sarà pronto a evitare incidenti prendendo il controllo della vettura.
La Direzione generale Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, infatti, rilasciato ieri l’autorizzazione alla sperimentazione su strada pubblica del primo veicolo a guida autonoma in Italia. Si tratta del primo via libera del Ministero che arriva dopo il parere positivo espresso il 22 marzo scorso da parte dell’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road.
Con questo atto formale – si legge sul sito del MIT – si dà ufficialmente avvio alle sperimentazioni di veicoli automatici su strada pubblica in Italia. La direzione competente del Mit ha concluso con esito positivo le necessarie verifiche preliminari di idoneità tecnica alla circolazione del veicolo oggetto della sperimentazione, della VisLab S.r.l., Società controllata da Ambarella Inc, unica finora ad aver presentato domanda di autorizzazione.
La sperimentazione riguarderà l’ambito urbano e l’ultimo miglio tipo D, E, F di precisi tratti stradali nelle città di Torino e Parma, nel rispetto di tutte le prescrizioni dettate dal gestore delle strade stesse e in presenza di un supervisore in grado di commutare tra operatività automatica e manuale del veicolo, in modo da garantire in ogni circostanza il rispetto massimo della sicurezza.
Alla casella di posta elettronica osservatoriosmartrac@mit.gov.it è sempre possibile inoltrare richieste di informazioni in ambito Smart Road e veicoli automatici e connessi. Le domande di sperimentazione dovranno invece essere inoltrate mezzo PEC a dg.mot@pec.mit.gov.it.