Devoluti 30,8 milioni di euro in favore di Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, per portare illuminazione ed energia rinnovabile alle famiglie che vivono nei campi per rifugiati in Asia, Africa e Medio Oriente. E’ il risultato della campagna di Ikea “Diamo più luce alla vita dei rifugiati”. I fondi sono stati ricavati dalla vendita di lampade e lampadine a Led tra febbraio 2014 e dicembre 2015.
Parte dei fondi servirà anche ad aiutare migliaia di bambini ad andare a scuola. Unhcr adatta le soluzioni alle condizioni locali. Nel campo di Azraq in Giordania, ad esempio, con il supporto della campagna di Ikea è stato installato un impianto fotovoltaico in grado di coprire il fabbisogno energetico di 60.000 rifugiati. Evitando di bruciare combustibili fossili, si avrà una riduzione delle emissioni di Co2 pari a 3.500 tonnellate annue.
Ma non solo. Oltre 280.000 rifugiati e membri delle comunità ospitanti in Etiopia e Giordania oggi vivono in condizioni di maggiore sicurezza nelle ore serali e notturne, grazie alla distribuzione di 56.000 lampade a energia solare e all’installazione di 720 lampioni a energia solare; in Bangladesh sono stati costruiti 22 impianti di biogas, che generano combustibile ecologico per le cucine di oltre 200 famiglie di rifugiati; in Bangladesh, Ciad ed Etiopia oltre 37.000 bambini si sono iscritti alla scuola primaria e sono stati formati 740 nuovi insegnanti.
“Il numero degli sfollati e delle persone costrette ad abbandonare la propria casa per sfuggire a guerre e violenze ha raggiunto livelli mai visti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Oggi più che mai, il supporto che abbiamo ricevuto da Ikea Foundation è stato cruciale per scuotere le coscienze e coinvolgere il pubblico nell’iniziativa. Ringraziamo le centinaia di migliaia di clienti e co-worker Ikea che hanno partecipato alla campagna”, dichiara il Vicecommissario Onu per i Rifugiati Kelly T. Clements.