Gaviria colpisce ancora. E’ la terza volta in questo Giro che il colombiano porta a casa un successo. Una consacrazione, per colui che può essere definito il nuovo re ella velocità. Questo sancisce ciò che stiamo raccontando da giorni, ovverosia il record negativo della truppa italiana che arriva alla tredicesima tappa senza aver vinto nulla. Un record incredibile, mai accaduto prima. Intanto, la maglia rosa rimane sulle spalle di Dumoulin. La tappa di ieri, con arrivo a Reggio Emilia, era quasi del tutto pianeggiante. Lo sarà ancora oggi, visto che dalla città del tricolore ci si avventura verso Tortona per l’ultima tappa, interamente pianeggiante, per poi affrontare le montagne.
Dicevamo che si parte da Reggio Emilia, per poi attraversare Parma e Piacenza, e quindi l’arrivo a Tortona per un totale di 167 km.
Una giornata in cui si tirerà il fiato, dove, forse, i corridori avranno il tempo di attraversare ed annusare una serie continua di bellezze italiane. In primis, dopo circa trenta km, Parma la città riconosciuta dall’Unesco come patrimonio gastronomico mondiale, nonché una delle migliori città al mondo per qualità della vita. Piazza del Duomo è il luogo dove si racchiudono le migliori opere religiose della città. Il duomo parmense, infatti, è la massima espressione dell’architettura romanica. Parma, evidentemente, non è solo questo; c’è l’Abbazia di San Giovanni Evangelista, il monastero di Santa Paola e la Basilica di Santa Maria della Steccata. Ed ancora, Palazzo della Pilotta, dove si può notare la grandezza cittadina quando, Parma, era Ducato sotto il potere dei Farnese. Parma non si può liquidare in poche righe, è qualcosa che va vissuta, goccia a goccia.
Dopo altri 60 km si entra dentro Piacenza, detta la Primogenita. Infatti, fu la prima città a votare l’annessione, nel 1848, al Regno di Sardegna. Un territorio importante, quello del piacentino, visto che si trova a lambire l’Emilia, la Lombardia e la non lontana Liguria.
Piacentia venne fondata dai romani come avamposto militare per bloccare le devastazioni provenienti da Nord. Fu capitale del Ducato di Parma e Piacenza sotto i Farnese, che garantirono una vitalità amministrativa, economica e culturale. Oggi è una città d’arte di livello mondiale e dal grande fervore culturale. Il Duomo e la chiesa di Sant’Antonino, patrono della città, sono gli emblemi architettonici. Senza dimenticare il Palazzo Gotico e quello Comunale, ma soprattutto Palazzo Farnese che risplende come non mai nella città. Infine, la bella Piazza dei Cavalli, vero centro nevralgico della Piacenza.
Il gruppo della corridori arriva poi, dopo tanta bellezza, a Tortona, città di origine romana, in territorio Piemontese, ma non troppo lontana dalla Liguria e dalla Lombardia. Per questo è stata nei secoli al centro dei traffici commerciali e militari dei potenti di turno.
Interessante notare che a Tortona si sia riconosciuta la presenza dell’ordine dei Cavalieri Templari; i misteri che ruotano attorno all’Ordine dei templari, di fatto, si traslano anche sulla città e le sue costruzioni. Si narra che nella chiesa di San Matteo, costruita a pianta quadrata, sia presente il Santo Graal. Da qui la forza e la virtù di Tortona. Intanto, però, Tortona ospita l’arrivo della tredicesima tappa, dove il colombiano Gaviria vuole fare il poker e dove gli italiani vogliono rompere l’incantesimo e portare finalmente una vittoria in patria.