Come ampiamente previsto, la cronometro disputata ieri, nella terra dell’olio e dell’ulivo, con arrivo a Montefalco, ha determinato uno scossone nella classifica generale della maglia rosa. L’olandese Dumoulin
ha stravinto la cronometro creando il vuoto attorno a se. Il nostro Nibali è riuscito a perdere con una certa dignità, ora sarà il turno delle montagne e vediamo se lo “squalo” e Quintana, l’ex maglia rosa, sapranno attaccare e recuperare lo svantaggio in classifica. L’impressione che abbiamo ricavato è che l’olandese sia in grado di arrivare fino in fondo a Milano e difficilmente perderà i minuti che ha accumulato nella classifica generale. I 2’23 che ha di vantaggio su Quintana e i 2’47 su Nibali sono numeri importanti che per essere superati necessitano di azioni altrettanto importanti. Di certo ne guadagnerà la corsa che, da qui all’ultima tappa, saprà regalare delle grandi emozioni. Intanto si comincia già oggi con gli Appennini e subito dopo arriveranno le mitiche Dolomiti quando entreranno in gioco i protagonisti della vittoria finale.
Dicevamo degli Appennini, oggi, difatti, da Ponte a Ema, alle porte di Firenze, si partirà per arrivare, dopo 161 km, a Bagno di Romagna. Questa tappa sarà, dal primo all’ultimo km, interamente senza respiro con quattro colli da scalare e con i relativi gran premi della montagna; le pendenze non saranno eccessive ma in alcuni punti si arriverà ad una punta massima del 12%. Non saranno i passi dolomitici ma sono delle strade tortuose che spezzano il fiato e non lasciano spazio al recupero fisico, e che offriranno all’economia della corsa delle sorprese.
Si parte alle porte di Firenze, a Ponte a Ema, il paese natale del grande Gino Bartali; qui nacque il mito della storia del ciclismo italiano (tra l’altro una sua azione, in tempo di guerra, è stata da poco ricordata dalle pagine di questo giornale). Un gesto importante per colui che è, ancora oggi, la storia di questo magnifico sport.
Dal paesino di Bartali si parte per affrontare il passo della Consuma, quello della Calla, quello del Carnaio ed, infine, il passo del Monte Fumaiolo, la sorgente dove nasce il biondo Tevere, il fiume di “Roma”.
La denominazione di questi passi rende l’idea dell’aspro terreno che i corridori dovranno affrontare; fino agli anni 30’ alcuni di questi passi non c’erano e l’unica via di collegamento tra le valle dell’Arno e l’attraversamento dell’Appenino era l’utilizzo delle mulattiere. L’arrivo è a Bagno di Romagna, località nota per le sorgenti termali; fin dall’età dei romani è famosa per le proprietà curative che hanno determinato per la zona una fiorente attività turistica che generato un alto tenore di vita.
Questo rende l’idea dell’impegno che i ciclisti avranno quest’oggi. Insomma, sarà una tappa da scalatori puri; Quintana o Nibali? o forse uscirà dal cilindro una lieta sorpresa? Sicuramente Dumoulin vorrà dire la sua. Vai con lo spettacolo.