Tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno concordato di cercare di raggiungere una copertura sanitaria universale entro quindici anni, come parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Oggi può essere l’occasione per riflettere sull’accesso ai servizi sanitari essenziali di qualità. L’Organizzazione mondiale della sanità rileva come almeno 400 milioni di persone non abbiano ancora oggi accesso ai servizi sanitari di base a livello globale; come 100 milioni di persone versino in stato di povertà e 150 milioni di individui, tra adulti e minori, soffrano il disagio finanziario a causa della spesa out-of-pocket sui servizi sanitari (circa il 32% della spesa sanitaria di ciascun Paese).
Per l’Oms, la finalità è quella di “garantire un accesso equo per una trasformazione del modo in cui i servizi sanitari sono finanziati, gestiti e consegnati in modo che questi siano concentrati intorno ai bisogni delle persone e delle comunità”.