A Trento saranno i giovani a ridisegnare il contesto urbano rivisitando aree da riqualificare e proponendo una visione più inclusiva di città. Una progettazione creativa “dal basso” per contribuire alla formazione di cittadini responsabili guardando al futuro. Quali sono i bisogni emergenti delle città? Al quesito prova a rispondere il progetto “Futura Trento. Bene comune. I giovani si prendono cura di spazi urbani – il bello ci salverà” che già dal titolo la dice tutta. Un programma del Comune di Trento cofinanziato dalla Fondazione Ifel, che coinvolge cittadini dai 16 ai 35 anni nella progettazione e nella riqualificazione degli spazi urbani. L’iniziativa si rivolge ai giovani come corresponsabili nell’attuazione di misure di sostenibilità ambientale, nella presa in carico di alcuni spazi urbani attraverso forme espressive creative e innovative legate all’arte e allo sport. Ragazze e ragazzi che diverranno artefici del cambiamento della propria città e che con le loro idee potranno mettersi in gioco per acquisire consapevolezza, maggiore impegno civico, valorizzando, al tempo stesso, le proprie competenze. Le finalità del percorso di partecipazione sono, infatti, l’attivazione dei giovani, anche di quelli più lontani dalle istituzioni, la co-responsabilizzazione degli stessi nella realizzazione di nuove misure di sostenibilità ambientale attraverso la presa in carico di alcune aree urbane, la realizzazione di una piattaforma web dedicata che accompagnerà tutto il percorso esperienziale e che costituirà l’elemento centrale per l’attivazione dei giovani nella tutela dei beni comuni di Trento. Il progetto, accanto all’Amministrazione municipale, vede coinvolta Impact Hub, Fondazione Bruno Kessler – FBK, MUSE, Uisp, Cooperativa sociale Arianna, Tavolo delle Associazioni universitarie di Trento – TAUT, Associazione Giovani della Cassa rurale di Trento, Associazione Orienta ed il Liceo delle Scienze umane, economiche e sociali A. Rosmini.