“Rimettere al centro i Comuni, dialogare con il territorio e costruire un ente intermedio elettivo e identitario. Qualsiasi forma esso avrà, dovrà prevedere un ruolo fondamentale per i Sindaci, in modo che possano avere sempre voce sulle scelte più importanti per il bene del loro territorio”. Lo ha detto ieri l’assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, nel corso dell’incontro “Enti intermedi, quale futuro?”, organizzato a Cormons (Gorizia) su iniziativa dei Sindaci della cittadina ospite, Roberto Felcaro, di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e di Gorizia, Rodolfo Ziberna, durante il quale Roberti ha illustrato le direttrici principali lungo le quali la Regione intende muoversi nel percorso di riforma del sistema delle Autonomie locali.
Per istituire un ente intermedio Roberti ha affermato la necessità di compiere un esame attento sui compiti che ricadranno sul futuro ente. “Non si deve partire dalla spartizione del territorio – ha evidenziato – ma dalle funzioni per capire cosa dovrà fare quell’ente e poi decidere. Le funzioni provinciali che sono state trasferite alla Regione, ad esempio, dovranno tornare all’ente intermedio così come altre funzioni quali l’edilizia scolastica. In ogni caso – ha chiarito – l’elenco dettagliato delle funzioni da trasferire al territorio va analizzato. Il tema odierno – ha precisato Roberti – va affrontato con un cambio di passo rispetto al passato, ovvero attraverso una condivisione e un dialogo più costruttivo con il territorio e con le forze di opposizione per evitare di ritrovarci fra 5 anni con un altro sistema delle Autonomie locali da rivedere. La politica dovrebbe imparare a riconoscere i propri errori; abolire la Provincia è stata una scelta poco responsabile e non lungimirante perché si è eliminato un ente che aveva delle criticità ma non andava soppresso senza sostituirlo”.
L’assessore ha ribadito l’importanza del dialogo e del confronto per non ricadere negli errori del passato, spiegando di essere intervenuto all’incontro per ascoltare i Sindaci, tutti i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione. Roberti ha quindi auspicato di concludere la riforma degli Enti locali alla fine del 2019, ricordando come la Regione abbia provato più volte a riformare il sistema delle autonomie negli ultimi vent’anni, ma “oggi serve un sistema che funzioni realmente e, considerando che ci sono meno risorse e personale, è indispensabile trovare il modello funzionale migliore. Il valore che diamo agli Enti locali – ha specificato Roberti – viene dimostrato già dalle scelte che sono state fatte nella Legge di Stabilità, dove aumentiamo le risorse, sia in parte capitale sia in parte corrente, per i Comuni, dimostrando responsabilità nel farlo perché togliamo fondi alle Uti per darli ai Comuni, ma lasciamo alle Unioni le risorse necessarie per portare avanti le poche funzioni che ancora hanno”.
Nel corso dell’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione dei dei Comuni dell’ex provincia di Gorizia, molti Sindaci hanno chiesto che venga riconosciuta l’identità del territorio, una rivendicazione forte grazie anche alla capacità dell’area di erogare servizi di qualità ai cittadini.