Negli ultimi due mesi, grazie al lungo e costante lavoro di Anci Fvg, la metà dei comuni della provincia di Udine ha manifestato l’interesse ad aderire al progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati messo a punto da Anci e Ministero dell’Interno.
“Un lavoro quotidiano di relazioni sul campo che ha richiesto tempo e ne richiederà ancora per incontrare e spiegare modalità, funzionamento e vantaggi del progetto Sprar ad ogni comune e ad ogni sindaco in modo che gli amministratori abbiano chiare tutte le informazioni utili per decidere se aderire o meno”. “Approfondimenti e spiegazioni anche tecniche hanno facilitato la comprensione delle modalità da seguire per l’accoglienza diffusa, avendo sempre presente l’interesse primario delle comunità locali”, ha spiegato Fabio D’Andrea, referente Anci per la situazione migranti, per 20 anni sindaco del comune di Rigolato e amministratore provinciale.
Lo Sprar prevede la distribuzione dei richiedenti asilo nei comuni di tutto il territorio nazionale, su base volontaria e in proporzione alla popolazione residente, al fine di non creare squilibri, soprattutto in piccoli centri e suddividendo così i ‘sacrifici’. I comuni che aderiscono allo Sprar accedono automaticamente alla cosiddetta “ clausola di salvaguardia“ in base alla direttiva ministeriale 11 ottobre 2016 che li rende esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza.
“I paesi della montagna si sono dimostrati solidali e proattivi dopo il lavoro di sensibilizzazione di Anci: – riferisce D’Andrea – nascerà infatti lo Sprar della montagna friulana, il più vasto e capillare d’Italia, che coinvolgerà 12 comuni per un numero di 74 ospiti a regime, dove gli sforzi per l’accoglienza, saranno suddivisi in parti uguali, evitando come succede ora che alcuni comuni non abbiano alcuna presenza ed altri, come Socchieve, una presenza decisamente rilevante.”
“Lo Sprar è una opportunità per l’accoglienza ma non può essere un’imposizione dall’alto e gli amministratori vanno sensibilizzati sulle modalità di funzionamento, – sottolinea il presidente di Anci Fvg Mario Pezzetta – in particolare sul fatto che lo Sprar limita l’accoglienza di migranti nella percentuale prevista dal protocollo ANCI-Ministero dell’Interno”.