I lavori di ForumPA 2021 si sono aperti con il talk ”Pa Capace, la nuova stagione dei concorsi” moderato dal presidente di FPA Carlo Mochi Sismondi, e introdotto dal Capo del Dipartimento della Funzione pubblica Marcello Fiori.
L’intervento di Fiori si è focalizzato sulla necessità di una rigenerazione della Pubblica amministrazione che consenta di rafforzarla con giovani talenti e profili professionali adeguati ad affrontare le sfide del futuro e l’attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Dobbiamo restituire ai cittadini, alle imprese e a tutti coloro che ogni giorno hanno a che fare con la Pa un clima di fiducia, rinnovando i nostri servizi e aumentando le nostre capacità”, ha detto Fiori durante il suo intervento. “Tutte le persone, sia le vittime della pandemia che quelle protagoniste del suo contrasto devono tornare al centro dei processi di riorganizzazione della nostra Pa. La Pubblica amministrazione può diventare un acceleratore della crescita economica e un catalizzatore della ripresa se saremo in grado di fare questo. Questa è anche la scommessa del PNRR. In questa fase il fatto di avere un vincolo esterno, una pressione rispetto ai tempi da rispettare, gli obiettivi da raggiungere, le risorse da spendere bene, può essere uno stimolo importante. Ma non perché l’Italia non sia capace. Ma perché essere parte di una comunità, come tutta l’Europa, vittima della pandemia, ci può dare delle regole nuove e comuni per uscire dallo stato di crisi come quello attuale”.
Mochi Sismondi: “Come facciamo ad attrarre i migliori ai concorsi?”
“Intanto dobbiamo rendere attrattiva la Pubblica amministrazione dando l’orgoglio di far parte di un sistema pubblico che non è quello vituperato e spesso sbeffeggiato”, risponde Marcello Fiori. “Ma l’orgoglio di far parte di uno Stato efficiente, moderno, che è al servizio del Paese. Un senso di appartenenza diversa dal passato. Due. Percorsi di carriera che non è detto che debbano essere esauriti esclusivamente nella Pa. L’osmosi col privato deve funzionare, perché nella Pubblica amministrazione non possono esistere posizioni di vertice con dei contratti a termine. Tre. Perché non li paghiamo meglio e di più. Quattro. Perché non utilizziamo gli strumenti che utilizza anche il privato per la selezione. Il concorso pubblico inteso come quello dei 220.000 ce lo dobbiamo lasciare alle spalle. Dobbiamo parlare di selezione comparativa e competitiva. Rendendo attrattiva la Pubblica amministrazione. C’è anche un tema retributivo. La Pubblica amministrazione paga troppo poco rispetto al mercato. Possiamo diventare competitivi se c’è davvero il coraggio di riconoscere che c’è la necessità di adeguare il trattamento stipendiale delle persone. Ultimo tema, dobbiamo fare in modo che chi davvero è interessato non si senta escluso da procedure troppo lunghe o troppo complicate per poter accedere. Il portale del reclutamento tenta di rispondere anche a questo”.