Ricognizione di impianti sportivi esistenti su tutto il territorio nazionale, realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti, completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale sono gli interventi che potranno essere finanziate con il Fondo «Sport e Periferie». L’”Individuazione dei criteri e delle modalità di gestione delle risorse del Fondo sono contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2018 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 31 ottobre 2018.
Nella G.U. n. 257 del 5 novembre 2018 è pubblicato il Decreto del presidente del consiglio dei ministri 31 ottobre 2018, che individua i criteri e le modalità di gestione delle risorse del Fondo «Sport e Periferie».
Questo Dpcm stabilisce, all’art. 1, che “le risorse destinate dal 1 gennaio 2018 al fondo di cui all’art. 15, comma 1, del decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 2016, n. 9, iscritte in apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e da trasferire al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, in apposita sezione del Fondo sport e periferie, da assegnare all’Ufficio per lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, sono finalizzate ai seguenti interventi:
- a) ricognizione di impianti sportivi esistenti su tutto il territorio nazionale;
- b) realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attivita’ agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
- c) diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
- d) completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attivita’ agonistica nazionale e internazionale”.
Il provvedimento disciplina: la procedura di selezione (art. 2); i criteri di selezione (art. 3); le cause di esclusione (art. 4); i casi di revoca del contributo (art. 5); l’equa distribuzione delle risorse sul territorio nazionale (art. 6); le modalità di gestione dei residui (art. 7); le attività di supporto (art. 8).
Infine, l’art. 9 dispone che il presente decreto sostituisce il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 maggio 2018 registrato alla Corte dei conti il 21 giugno 2018 reg. n. 1383.